Scuola inclusiva siciliana, Isola sotto la media nazionale: i dati

Scuola inclusiva, Sicilia sotto la media nazionale: pochi dispositivi digitali per alunni con disabilità

Scuola inclusiva, Sicilia sotto la media nazionale: pochi dispositivi digitali per alunni con disabilità

Michele Giuliano  |
venerdì 31 Maggio 2024

Secondo i dati del report Istat tali attrezzature sono presenti soltanto nel 44,3% delle classi contro il 47,6% italiano.

La scuola siciliana deve fare ancora parecchia strada per rendersi completamente accessibile e inclusiva per gli alunni portatori di handicap, soprattutto in termini di dotazione di strumentazioni informatiche adattate alle esigenze di questi studenti, in base all’ordine e grado scolastico.

Secondo i dati resi disponibili dall’Istat nel report “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità” relativo all’anno scolastico 2022/2023, la Sicilia, in termini di postazioni informatiche adibite all’integrazione scolastica, rimane al di sotto della media nazionale: tali attrezzature, infatti, sono presenti soltanto nel 44,3% delle classi, contro il 47,6% italiano.

Scuola siciliana inclusiva? Il report e i dati

Tale valore è dovuto in particolar modo alla carenza di postazioni nella scuola secondaria di secondo grado, dove si scende al 28,1%, contro il 37,3% nazionale, e alla scuola primaria, al 49,9%, contro il 52,6% dell’intera penisola. Stesso andamento negativo nelle aule di sostegno: in Sicilia sono attrezzate con postazioni informatiche apposite nel 33,4% delle scuole, contro una media italiana del 44,1%. Tale forbice si mantiene costante in tutti e tre gli ordini scolastici.

L’Isola recupera soltanto in riferimento ai laboratori, che presentano postazioni adattate alle esigenze degli alunni con disabilità nel 56,8% delle scuole, al di sopra della media nazionale, ferma al 53,4%. In questo caso, il recupero principale si verifica nella scuola secondaria di primo grado, che arriva al 65,9%, così come la scuola secondaria di secondo grado sale al 63,7%. Nel complesso, l’insieme dei dati riporta la regione sostanzialmente in linea con la media nazionale.

Buoni i dati sugli insegnanti di sostegno

Buoni risultati anche in termini di insegnanti di sostegno che hanno frequentato corsi specifici in materia di tecnologie educative.

In Sicilia il 27,6% delle scuole ha dichiarato che i tutti i propri insegnanti hanno svolto attività di formazione, contro il 23,6% a livello nazionale; lo hanno fatto solo alcuni nel 65,5% delle scuole isolane, contro il 67,5% italiano. Infine, soltanto nel 6,2% degli istituti siciliani nessuno degli insegnanti si è aggiornato al riguardo, contro l’8,2% dell’intera penisola. I risultati sono distribuiti in maniera omogenea per tutti i gradi scolastici.

In particolar modo gli istituti superiori di secondo grado, che dichiarano nel 29,6% dei casi che tutti i propri insegnanti hanno frequentato corsi specifici per l’utilizzo di questi supporti, che ormai sono fondamentali nell’attività didattica. Si tratta di diversi ausili messi a disposizione dalla scuola al fine di facilitare il processo di apprendimento: i più utilizzati sono gli apparecchi informatici e multimediali per la personalizzazione della didattica e i software didattici per l’apprendimento, utilizzati rispettivamente dal 41% e 31% degli alunni di tutti gli ordini in tutta Italia.

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Strumenti didattici e informatici

Nella scuola primaria segue l’utilizzo di facilitatori per la comunicazione (18% degli alunni con disabilità li utilizza), mentre nei cicli successivi sono più diffusi i sistemi informatici per la lettura e lo studio (utilizzati dal 21% degli alunni con disabilità nelle secondarie di primo grado e dal 18% in quelle di secondo grado).

Per il 92% degli alunni gli ausili sono ritenuti adeguati alle esigenze individuali ma non sempre l’offerta soddisfa la domanda: il 7,3% degli studenti, infatti, non dispone di ausili ma ne avrebbe bisogno, percentuale che sale in relazione ad alcuni specifici strumenti, raggiungendo il 15% per i sistemi informatici per la lettura e lo studio e il 18% per i software che sostengono il potenziamento delle abilità di base.

Nelle scuole del Nord, la carenza di strumenti didattici si riduce al 5,9% mentre aumenta nel Mezzogiorno (8,7%). Il 66% degli alunni, infine, usa a scuola un pc/tablet, che nel 15% dei casi è fornito dalla famiglia.

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