Scuola, per italiani è appena sufficiente e inadatta a lavoro - QdS

Scuola, per italiani è appena sufficiente e inadatta a lavoro

Antonino Lo Re

Scuola, per italiani è appena sufficiente e inadatta a lavoro

mercoledì 15 Settembre 2021

È quanto emerge da "Gli italiani e la scuola", secondo report di #FragilItalia che, attraverso l'indagine di opinione e i più recenti dati, monitora l'evoluzione dei principali fenomeni sociali

Gli italiani promuovono il sistema scolastico per un soffio (voto medio 6,3), indicandone come problemi principali i programmi di studio obsoleti, le dotazioni tecnologiche inadeguate, la scarsa motivazione dei docenti, l’edilizia scolastica, le classi sovraffollate.

Lo ritengono incapace di fornire competenze adeguate al mercato del lavoro e ne ravvisano le differenze qualitative tra le diverse aree del Paese e tra grandi città e provincia. Inoltre, relativamente al rapporto tra istruzione secondaria superiore e mondo del lavoro, appare evidente il mismatch, in quasi la metà del territorio nazionale, tra specializzazione produttiva e specializzazione formativa tecnico-professionale. È quanto emerge dai risultati di “Gli italiani e la scuola”, secondo report di #FragilItalia, l’osservatorio di AreaStudi Legacoop, nato dalla collaborazione con IPSOS e Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, che, attraverso l’indagine di opinione e i più recenti dati disponibili, monitora l’evoluzione dei principali fenomeni sociali ed economici attuali del Paese.

La valutazione media complessiva del sistema scolastico italiano si attesta ad un valore di poco superiore alla sufficienza (voto 6,3), con variazioni relative ai diversi livelli di istruzione.

Il voto più alto va all’Università (6,6) seguita a ruota dalla scuola dell’infanzia (6,5) e dalle scuole elementari (6,4). Gli asili nido ottengono un 6,2, mentre il voto più basso (6) va alle scuole medie e alle superiori. Le principali carenze della scuola vengono riscontrate nei programmi di studio obsoleti e troppo teorici (52%, con punte del 67% tra gli under 30 e del 60% nel Nord Est), nelle dotazioni tecnologiche inadeguate (50%, e 57% nel Sud e Isole), nella scarsa motivazione dei docenti (50%), nell’edilizia scolastica (47%, con una punta del 58% al Sud), nelle classi sovraffollate (39%).

Netta la valutazione sulla qualità del sistema scolastico in relazione ai diversi contesti geografici e demografici. Per il 59% degli intervistati le scuole migliori sono al Nord (con punte del 92% tra gli intervistati de Nord Est e dell’82% tra quelli del Nord Ovest), mentre solo il 5% si esprime a favore delle scuole del Sud (per il 25% non ci sono differenze).

Inoltre, per il 52% le scuole migliori sono nelle grandi città (con punte del 60% tra gli under 30 e nel Nord Ovest), mentre solo il 15% opta per la provincia (per il 33% non ci sono differenze).

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