Scuola, si lavora per l'obiettivo settembre. In presenza - QdS

Scuola, si lavora per l’obiettivo settembre. In presenza

redazione web

Scuola, si lavora per l’obiettivo settembre. In presenza

venerdì 05 Giugno 2020

Conte e Azzolina, dad opportunità in più, ma da settembre presenza. Visiere e divisori tra banchi. Delrio (Pd), i nidi riaprano subito. Decaro (Anci), criticità, ma non ci tiriamo indietro. Le misure urgenti chieste dai Comuni. Raid vandalico a Palermo

Nell’emergenza “siamo stati costretti a chiudere la scuola e costretti alla didattica a distanza e ho sempre avvertito preoccupazione per chi non poteva accedervi: l’obiettivo è tornare a scuola a settembre in piena sicurezza utilizzando la dad per potenziare offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza”.

Lo ha detto ieri il premier Giuseppe Conte aprendo nel Palazzo Chigi l’incontro sulla scuola, protrattosi per oltre quattro ore, con la ministro Azzolina, enti locali e sindacati.

Al vertice erano presenti inoltre la ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli e, per gli enti locali, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro e quello della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, nonché rappresentanti di famiglie e studenti.

“L’obiettivo – ha confermato Lucia Azzolina – è portare tutti a scuola in presenza, con particolare attenzione ai più piccoli che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”.

Quello per la scuola “sarà un piano su più livelli che seguirà l’andamento del rischio di contagio”.

“Sulla scuola – ha aggiunto – stiamo mobilitando risorse per oltre quattro miliardi. Ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera. La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire”.

Aule, visiere e divisori tra banchi

“Oltre alle mascherine ci sarà possibilità di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici” ha detto la Ministro, sottolineando che l’ipotesi viene valutata dal Comitato tecnico scientifico insiema alla “possibilità di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza”.

Tenere unito il gruppo classe

“Vogliamo tenere quanto più possibile unito il gruppo classe, daremo strumenti flessibili alle scuole per agire” ha aggiunto Azzolina, spiegando: “stiamo aspettando i dati sull’edilizia dagli Enti locali e a breve chiuderemo le Linee guida condivise per settembre” che terranno conto dei numerosi incontri che si sono svolti in queste settimane, del confronto con le parti sociali, del lavoro del Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute sulle misure di sicurezza e di quello del Comitato di esperti del ministero dell’Istruzione sugli aspetti didattici..

“Siamo tutti d’accordo – ha concluso – che l’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme, ciascuno per la propria parte: il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola”.

Delrio, i nidi riaprano subito

Intanto il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio, dopo il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico all’estensione delle linee guida per le attività estive ai bimbi da zero e tre anni, “occorre che a questi bambini sia consentito subito tornare a vivere gli spazi di comunità”.

“A questo scopo – ha detto – vanno superate le restrizioni contenute nell’ultimo Dpcm per i servizi educativi ma soprattutto deve essere favorita la riapertura dei nidi che costituiscono molto più di un centro estivo per il servizio pedagogico offerto ai bambini e aiuto ai genitori. Allo stesso modo è urgente risolvere le questioni economiche legate alle scuole per i bambini tra zero e sei anni perché ripartano in sicurezza. La scuola deve essere al centro della rinascita”.

Decaro, criticità, ma non ci tiriamo indietro

Anche il presidente dell’Anci Decaro ha sottolineato che “la riapertura delle scuole a settembre comporterà molte criticità, ma è indispensabile e noi non ci tiriamo indietro”.

“Abbiamo fatto presente al governo – ha detto – una serie di necessità urgenti: sblocco dell’assunzione di personale, certezze su risorse per interventi rapidi di edilizia scolastica, riorganizzazione dei servizi di mensa e trasporto, un vero piano dei tempi che consenta di evitare gli spostamenti si concentrino nelle ore di punta”.

Le scuole dell’infanzia comunali, ricorda Decaro, vengono fuori da una situazione di carenza di organico, per effetto della riduzione del turn over, già precedente all’emergenza.

“Solo attraverso norme e risorse mirate – ha spiegato – potremo continuare a garantire il servizio che richiede più personale e spazi diversi per mantenere il distanziamento sociale”.

Le misure urgenti chieste dai Comuni

Queste alcune misure urgenti sintetizzate dal presidente dell’Anci: deroghe ai limiti di assunzione a tempo determinato, proroga delle graduatorie in scadenza a settembre 2020, possibilità di affidare incarichi temporanei annuali agli educatori per i servizi educativi per l’infanzia e relative risorse per sopperire alla carenza di organico che sarà acuita dalle norme per contenere i rischi di contagio; riorganizzazione dei servizi di refezione (che significa intervenire sia sulla preparazione sia sull’erogazione) e sul trasporto scolastico, servizi che accresceranno i costi a carico dei Comuni; chiarezza sulla disponibilità finanziaria per gli interventi leggeri nelle scuole indispensabili ad assicurare il distanziamento.

“Rispetto agli interventi di edilizia scolastica, le risorse attualmente disponibili per gli enti locali – continua Decaro – ammontano a 360 milioni: non sono sufficienti. Per questo abbiamo già predisposto un emendamento al dl rilancio in corso di conversione: considerando un costo medio di ventimila euro, eseguire questi interventi leggeri nei 28 mila edifici tra scuole dell’infanzia e primarie, indispensabili per far ripartire l’attività scolastica in presenza, richiede 620 milioni complessivi”.

Azzolina contro raid vandalico in scuola Palermo

“Siamo al terzo raid vandalico in un mese – ha detto la ministro Azzolina, parlando di “atti ignobili” – nel plesso scolastico Sperone-Pertini di Palermo: non hanno rubato niente, ma sono entrati danneggiando la grata di una finestra. Come le scorse volte ho contattato la Dirigente scolastica Antonella Di Bartolo per esprimere la mia vicinanza”.

“Evidentemente – ha scritto su Fb – questa scuola dà fastidio a qualcuno: l’istituto ha raccolto 2.500 euro per aiutare le famiglie più in difficoltà della zona, convertendo questa somma in buoni spesa e questo probabilmente infastidisce chi dalla povertà altrui ci guadagna”.

Leoluca Orlando, attacco contro i bimbi

“L’ennesimo attacco alla scuola Pertini è un attacco condotto contro i bambini e le bambine che la frequentano, contro le famiglie del quartiere, contro gli insegnanti e tutti gli operatori. Come già in passato, l’Amministrazione è vicina anche materialmente e con un sostegno pratico alla comunità scolastica così gravemente colpita, nella speranza che gli autori di questo gesto vile vengano presto individuati”.

Lo hanno dichiarato il sindaco, Leoluca Orlando e l’assessore alla Scuola, Giovanna Marano.

“Proprio alle famiglie del quartiere – hanno aggiunto – i cui figli sono le prime vittime di questi atti di vandalismo e di questi furti, rivolgiamo un appello perché siano vicine alla scuola e ai suoi operatori, che facciano sentire a tutti da che parte è chiaramente schierata la nostra comunità”.

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