Serie C, Palermo, Catania e Messina e le favorite per il salto in B - QdS

Serie C, Palermo, Catania e Messina e le favorite per il salto in B

Antonino Lo Re

Serie C, Palermo, Catania e Messina e le favorite per il salto in B

mercoledì 25 Agosto 2021

Sabato inizia il campionato che vedrà protagoniste le tre siciliane che non giocavano insieme dalla Serie A 2006-07. Andiamo a vedere come si presentano le squadre di Filippi, Baldini e Sullo

La Serie C è alle porte, da sabato si inizia a fare sul serio. E nel girone C saranno presenti le tre siciliane, Palermo, Catania e Acr Messina. L’ultima volta che queste tre squadre giocarono insieme era stato in serie A, nel campionato 2006-2007. Per le isolane è stata un’estate all’insegna della rivoluzione con diversi giocatori della scorsa stagione che hanno salutato per fare posto a nuovi volti.

PALERMO

Il Palermo ha cambiato volto rispetto ai mesi scorsi. In panchina è stato confermato Filippi che era subentrato a Boscaglia nel corso della stagione passata. E’ andato via il bomber Lorenzo Lucca autore di 14 gol con la maglia rosanero, ceduto a titolo definitivo al Pisa. Anche Saraniti ha lasciato il capoluogo per accettare l’offerta del Taranto, stesso discorso per Mamadou Kanouté trasferitosi all’Avellino, e Nicola Rauti tornato a Torino una volta terminato il prestito.

La società rosanero non è rimasta a guardare, e ha portato alla corte di Filippi il terzino sinistro Giron, il portiere Massolo, l’ex punta del Padova Soleri, gli attaccanti Fella e Brunori (quest’ultimo arriva dalla Juventus), Dall’Oglio dal Catania e il giovane Buttaro dalla Roma. Manca ancora qualcosa, però, al Palermo: un difensore e attaccante. Le risorse non abbondano come disse il presidente Mirri a giugno: “Il Palermo arriverà al 2022 con le risorse destinate, ma poi bisognerà pensare al futuro”.

La squadra di Filippi punta a migliorare il piazzamento in classifica ottenuto lo scorso anno, ma parte in seconda fila rispetto alle favorite di questo girone C. Il Bari tenterà ancora la scalata verso la Serie B, ma deve guardarsi dalle altre due corazzate Avellino e Catanzaro.

CATANIA

Altra estate a dir poco turbolenta in casa Catania. Tengono banco inevitabilmente le questioni societarie. Salutato Tacopina, la Sigi ha continuato la sua ricerca disperata di nuovi investitori, ma finora nessuna novità in tal senso. Il tecnico Baldini è stato confermato alla guida degli etnei dopo i buoni risultati ottenuti nella passata stagione. Ma come in casa Palermo, diversi big hanno lasciato i colori rossazzurri.

Sicurezza tra i pali e grande feeling con la piazza, il portiere spagnolo Martinez ha detto addio al Catania. Così come Tommaso Silvestri, Nana Welbeck (che Baldini avrebbe voluto tenere) Manneh e Sarao, senza dimenticare Di Piazza, Tonucci, Golfo e Santurro. Il direttore sportivo Maurizio Pellegrino ha ovviato a queste partenze prendendo diversi giovani interessanti e giocatori di esperienza. Tra i primi arrivati ai piedi dell’Etna Tommaso Ceccarelli, esterno offensivo ex Feralpisalò.

In porta, ad esempio, Andrea Sala dovrebbe essere il titolare a giocarsi il posto con Giuseppe Stancampiano (Francesco Borriello e Michele Truppo le alternative). Ottimo acquisto per la retroguardia è Luca Ercolani, centrale scuola Manchester United, anche se i titolari dovrebbero essere quelli visti a Vibo Valentia: i centrali Giosa e Montegaudo, quest’ultimo arrivato dal Nueva Chicago.

Desta grande curiosità il centrocampista scuola Napoli Riccardo Cataldi. Al giovane classe 2001 il soprannome di “Baby Busquets”: Baldini punta sulla sua qualità, tecnica e freschezza atletica. Può ricoprire sia il ruolo di centrale davanti alla difesa che di mezzala. In attacco diversi volti nuovi. Da Russini a Estrella, fino a Leon Sipos punta centrale croata che ha preso il posto di Sarao.

Anche per i rossazzurri di Baldini l’obiettivo è migliorare il sesto posto dell’annata precedente. Il tecnico del Catania punta sul 4-3-3 che ha ben figurato dal suo arrivo alle pendici dell’Etna, contando anche sui buoni elementi arrivati in rosa in queste settimane. Manca, però, un centravanti da doppia cifra per il salto di qualità definitivo.

ACR MESSINA

La promozione in Serie C per ripartire da zero. In casa Acr Messina sono stati mesi di grandi cambiamenti, dalla società alla squadra. Oltre ai vari cambi al vertice, all’interno della dirigenza, il club peloritano ha deciso anche di cambiare allenatore e salutare la squadra protagonista della trionfante stagione.

In panchina è arrivata l’ex bandiera giallorossa Salvatore Sullo dopo l’esperienza con il Padova. Il club si è mosso tantissimo in chiave mercato, portando sullo Stretto giocatori di grande spessore. E’ il caso del portiere Michal Lewandowski, arrivato a titolo definitivo dal Teramo, e dell’ex capitano della Casertana Luigi Carrillo, rimasto svincolato dopo il fallimento della compagine campana.

Sono arrivati anche Fofana dal Carpi, Baldè dalla Sampdoria, Russo dal Napoli, Konate dal Perugia, Adorante dal Parma, Sarzi Puttini dall’Ascoli e Maks Juraj Celic. Nomi che aumentano il valore della rosa.

Se il calciomercato entusiasma i tifosi messinesi, dall’altra parte c’è la grana stadio. I peloritani infatti saranno costretti a giocare lontani dalle mura amiche del Franco Scoglio, ritenuto non idoneo dalla Lega Pro a causa delle numerose mancanze dell’impianto messinese. Lo stadio infatti non è provvisto delle più moderne attrezzature di video sorveglianza, un deficit che ha costretto la Lega a non omologare l’impianto, che già nella corsa stagione in quarta serie aveva ricevuto parecchie ammonizioni a causa della scarsa tenuta del terreno di gioco.

Per il momento l’Acr si è cautelato chiedendo la disponibilità del Luigi Razza di Vibo Valentia così da essere pronti per la sfida contro il Palermo nel derby del 5 settembre.

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