Ai microfoni del QdS.it è intervenuto il direttore generale del Trapani, Graziano Strano, con un passato anche nel Siracusa e proprio al Catania.
Il prossimo campionato di Serie D Girone I vede ai nastri di partenza tante piazze importanti e società ambiziose che puntano ad alzare l’asticella. La presenza del nuovo Catania di Ross Pelligra ha forse un po’ scombinato gli equilibri, dopo il fallimento e la ripartenza dai dilettanti. Una della realtà che sta investendo di più e bene, accaparrandosi giovani di prospettiva e calciatori di esperienza, oltre ad un apparato dirigenziale di buon livello è il Trapani, che ha recentemente cambiato proprietà passando al nuovo patron, Marco La Rosa e dando vita ad un progetto che mira a programmare un futuro radioso. Ai microfoni del QdS.it è intervenuto il direttore generale dei granata Graziano Strano, con un passato anche nel Siracusa e proprio al Catania.
Una certezza: “Questo campionato è quasi una Serie C”
“Sarà un campionato d’élite, molto più propositivo e impegnativo – spiega il dg del Trapani -. Non è come la Serie D degli ultimi anni. Ai nastri di partenza tante piazze importanti. La consideriamo come una Serie C con società come Lamezia, Cavese, Catania e Trapani”.
Graziano Strano parla con orgoglio della creatura che sta nascendo e che rappresenterà la piazza granata: a poche settimane dalla nomina di direttore generale, già un grande lavoro sul mercato anticipando i tempi e dando all’allenatore, Alfio Torrisi, la possibilità di lavorare serenamente in vista dei primi appuntamenti ufficiali della nuova stagione. “Una squadra competitiva grazie al nostro patron Marco La Rosa – commenta il dirigente -. Anche perché Trapani non poteva non avere una squadra competitiva. Una piazza importante che, aldilà dei primi step di naturale conoscenza, sta iniziando a capire ciò che il patron La Rosa e tutto il suo management vuole fare a Trapani. Si vuole fare bene con progetti pluriennali e non stagionali”.
Il Catania di Ross Pelligra come testa di serie…
Il Catania è una realtà che da tempo non si apprestava ad affrontare campionati dilettantistici. La piazza rossazzurra per blasone e storia meriterebbe altre categorie e in città i tifosi si augurano che la permanenza in quarta serie sia breve. “La presenza del Catania da prestigio alla competizione e fa assumere al campionato connonati importanti. I rossazzurri potrebbero avere la possibilità di fare un campionato a sé, viste le potenzialità economiche della nuova proprietà – analizza Strano -. Naturalmente è anche vero che tutte le altre non staranno a guardare. Si sa che c’è una testa di serie come nella Champions League. Le teste di serie possono andare incontro anche a qualche buca. Però è pure vero che il Calcio Catania (ora Catania SSD n.d.r.) ha tanta carne al fuoco, ha un management di livello e una società che dispone di moltissima liquidità.
Io ho avuto l’onore di fare il professionista e anche il dilettante: ritorno non per categoria ma per piazza nel professionismo. Naturalmente il mio progetto personale, aldilà di quello della squadra – chiosa il dg del Trapani -, consiste nel poter fare bene in una piazza prestigiosa e mettere un segno di partenza per un percorso duraturo nella speranza che tutto vada per il verso giusto fra squadra, piazza e management”.
(Foto: Trapani Calcio)
