Il piano del governo contro la siccità: decreto e supercommissario

Emergenza siccità, dal governo un commissario e un piano idrico, la situazione in Sicilia è “critica”

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Emergenza siccità, dal governo un commissario e un piano idrico, la situazione in Sicilia è “critica”

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mercoledì 01 Marzo 2023

La strategia definita al tavolo sulla crisi idrica prevede anche una cabina di regia a Palazzo Chigi e una campagna di sensibilizzazione. Ecco tutte le novità previste per fronteggiare l'emergenza

Il governo preparerà un decreto legge sull’emergenza siccità, con l’individuazione di un supercommissario ad hoc. E’ quanto è stato deciso oggi a palazzo Chigi il primo tavolo sull’emergenza siccità, presieduto dalla presidente del consiglio, Giorgia Meloni.

Con questo primo incontro interministeriale, il governo intende affrontare quella che potrebbe rivelarsi una vera e propria emergenza, tenendo conto della scarsa percentuale di impegno delle risorse idriche effettivamente disponibili e della necessità di abbattere i tempi per opere che riducano la dispersione idrica e permettano la pulizia dei bacini.

Il tavolo tecnico del Governo contro l’emergenza siccità

La decisione di istituire il tavolo è stata adottata dal Consiglio dei ministri dopo l’informativa del ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, e gli interventi dei ministri Francesco Lollobrigida, Gilberto Pichetto Fratin, Luca Ciriani e Raffaele Fitto.

Il tavolo dovrebbe mettere sul piatto una cifra vicina ai 9 miliardi di euro per affrontare tutte le criticità legate alla gestione idrica del Paese.

Ma cosa vuol dire siccità? Quali sono le cause della siccità, e qual è la situazione oggi in Sicilia?

La siccità può essere definita una condizione climatica che si verifica quando c’è una prolungata carenza di precipitazioni, con conseguenti riduzioni nella disponibilità di acqua naturale. La siccità può causare danni ai raccolti agricoli, ridurre la produzione di energia idroelettrica e influire sulla qualità dell’aria e sulla disponibilità di acqua potabile.

Qual è la causa della siccità? E’ una condizione ambientale in cui piove pochissimo o non piove affatto per un lungo periodo. La siccità può essere causata da vari fattori come la mancanza di precipitazioni, le temperature elevate, i cambiamenti climatici o le attività umane.

La siccità in Sicilia

Negli ultimi anni, alla luce dei cambiamenti climatici, si presenta sempre più minacciosa e rischia di creare grossi disagi sia nel settore potabile sia in quelli irriguo e industriale. Si tratta delle linee di intervento evidenziate nel “Report Siccità 2022” stilato dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, diretta da Leonardo Santoro, che pianifica l’uso delle risorse idriche, rivolgendosi a tutti i soggetti che, a vario titolo, le gestiscono nell’Isola.

Secondo i dati forniti dall’Autorità di bacino della Regione, aggiornati a febbraio 2023, gli invasi dell’Isola contengono poco più di 374 milioni di metri cubi d’acqua. Il 39 per cento della capacità totale (954 milioni di metri cubi) e il 35 per cento in meno rispetto allo stesso mese del 2022, quando le scorte idriche superavano i 575 milioni di metri cubi.

Per molte dighe siciliane (Arancio, Nicoletti, Ogliastro, Pozzillo, Prizzi, Ragoleto, Rubino e Trinità) si tratta del risultato peggiore dalla stagione 2018/2019. Il problema della siccità, del resto, riguarda tutta Italia.

Diga di Castelvetrano, CIA Sicilia Occidentale: “Si continua a buttare acqua, agricoltori a secco”

“È passato un altro anno e nessuna bella notizia per i produttori agricoli che dovrebbero essere approvvigionati dalla diga Trinità di Castelvetrano. L’anno scorso, all’avvio della campagna irrigua estiva, ci eravamo battuti perché non venissero buttati a mare milioni di metri cubi di acqua per i noti problemi strutturali del bacino, lasciando a secco centinaia di ettari di colture che vanno da Campobello di Mazara fino a Marsala e Salemi. Ebbene, è passato quasi un altro anno e si continua a buttare acqua”.

Musumeci “Dovremo razionare acqua, task force contro siccità”

Una task force per far fronte all’emergenza siccità che ”ormai rischia di diventare una calamità nazionale”. E’ la proposta del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, ex governatore della Sicilia, alla presidente Giorgia Meloni. Un gruppo di lavoro, spiega in un’intervista alla Stampa, per ”riuscire finalmente a programmare una serie di interventi a breve, media e lunga scadenza per neutralizzare, o almeno ridurre, gli effetti devastanti della siccità” che ormai è una delle ”conseguenze del cambiamento climatico. Dobbiamo prenderne atto”.

La situazione siciliana è emblematica di un cambiamento climatico sempre più evidente, che – tra piogge forti nel periodo invernali e rischio siccità nei mesi restanti, fa sentire il proprio peso soprattutto sull’agricoltura, uno dei settori trainanti dell’economia dell’isola.

Emergenza siccità, i consigli su come risparmiare acqua

Federconsumatori, da sempre impegnata per la salvaguardia dell’acqua come bene comune fondamentale e inalienabile, avvia oggi una campagna per sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo consapevole e sulla necessità di preservare questa importante risorsa. Oltre che a chiedere al Governo di definire un piano di gestione e razionalizzazione dell’acqua destinata ad uso agricolo, civile e industriale, l’associazione dei consumatori sottolinea la necessità che i cittadini facciano la loro parte adottando buone pratiche e comportamenti virtuosi per evitare gli sprechi.

Ecco quali sono i consigli di Federconsumatori:

  • Lavarsi i denti tenendo il rubinetto aperto fa sprecare oltre 5 litri al minuto. Per questo è bene utilizzare lo spazzolino inumidito col solo dentifricio e risciacquare soltanto alla fine.
  • Per farsi la barba è sufficiente colmare il lavandino d’acqua, chiudendolo col tappo, e poi lasciarla scorrere terminata la rasatura.
  • Lavare frutta e verdura lasciandole immerse in acqua: così si riduce il numero di risciacqui sotto l’acqua corrente. Inoltre, l’acqua utilizzata per lavare frutta e verdura può essere impiegata per innaffiare le piante.
  • Si consiglia di preferire la doccia al bagno: è sicuramente più veloce e fa risparmiare fino a 100 litri d’acqua alla volta. Ovviamente è opportuno aprire il rubinetto solo nel momento in cui ci si sciacqua, senza lasciarlo aperto per l’intera durata della doccia.
  • Utilizzare lavastoviglie e lavatrice a pieno carico: così si arriva a risparmiare fino a 11.000 litri d’acqua all’anno.
  • Prima di partire si consiglia di chiudere la valvola centrale dell’acqua, anche per evitare rotture improvvise nell’impianto idraulico.
  • Controllare che i rubinetti non perdano acqua, in caso contrario chiedere l’aiuto di un idraulico esperto o sostituire le guarnizioni. Un rubinetto che gocciola può far sprecare fino a 4.000 litri d’acqua in un anno. È bene, inoltre, installare i riduttori di flusso dell’acqua, che sono dei dispositivi di semplice installazione che miscelano aria con l’acqua, consentendo di limitare il consumo di quest’ultima fino al 50%.
  • La tradizione popolare insegna che l’acqua utilizzata per la cottura della pasta è un ottimo sgrassante e permette di lavare piatti e bicchieri senza eccessivo uso di detersivo.
  • Controllare che lo scarico del wc non perda: un wc che perde può arrivare a consumare fino a 80 litri d’acqua al giorno. Se si ha uno scarico a cassetta, adottare il pulsante con doppio tasto, che consente di dosare l’acqua a seconda delle esigenze.
  • Ridurre la frequenza dei lavaggi dell’automobile, utilizzando un secchio e non la pompa per risciacquarla.

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