In Sicilia, 4 giovani su 10 sono senza lavoro. I numeri sono quelli delle statistiche Eurostat sul mercato del lavoro e sulla disoccupazione nel 2021 pubblicate dall’Ansa, che mostrano tassi di disoccupazione nell’isola la popolazione compresa tra i 15 e i 29 anni.
In Sicilia dunque il 40% degli under 30 non lavora, una percentuale che, sebbene minore a quella registrata l’anno precedente, resta tra le più alte d’Italia. Le cose non cambiano se la fascia di età analizzate quella degli adulti, anzi la percentuale peggiora: una persona su 5 infatti è disoccupata. La mancanza di lavoro è uno dei flagelli che dà sempre caratterizzano il Meridione d’Italia è la Sicilia in particolare. Eppure c’è chi sostiene che il lavoro ci sia. Intanto, vediamo come è possibile trovare un’occupazione sull’Isola.
Corrispondono i vecchi uffici di collocamento e sono strutture pubbliche coordinate delle regioni e delle province autonome. Favoriscono l’incontro tra domanda è offerta di lavoro e promuovono interventi di politica attiva del lavoro. Sono i Centri per l’impiego e svolgere le attività amministrative come ad esempio l’iscrizione nelle liste di mobilità negli elenchi delle categorie protette le cessazioni di rapporti di lavoro e rilascio della certificato di disoccupazione.
I servizi si rivolgono ai disoccupati o a chi cerca nuove posizioni: ai beneficiari delle misure di sostegno del reddito, alle imprese che richiedono personale. Possono rivolgersi ai Cpi anche gli stranieri in regola con i permessi.
Uno strumento utile per cercare il lavoro è la Bacheca lavoro, portale dell’assessorato regionale-Dipartimento del lavoro, servizi web per l’orientamento, la formazione, il lavoro e l’apprendistato. Qui è possibile trovare offerte, notizie dagli uffici periferici del lavoro, i decreti e le norme, oltre a seminari organizzati dei servizi per l’impiego e link ai portali dell’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro e quello della “mobilità Europea: lavorare all’estero”. La vecchia Agenzia regionale per l’impiego, l’orientamento , i servizi e le attività formative è stata soppressa nella 2012.
La galassia degli enti di formazione accreditati è ampia. Le attività e i corsi proposti da questi enti spesso sono svolti in collaborazione con le istituzioni nonché con i Centri dell’impiego. È possibile ricercare l’elenco di tutti quelli accreditati nei portali collegati ai vari assessorati della Regione. Vi sono inoltre aziende e portali che permettono di ricercare i bandi pubblici, spesso difficili da reperire dai siti ufficiali.
Di fondamentale importanza sono le misure per il sostegno all’occupazione con fondi europei, nazionali o regionali.
Una di queste misure è Garanzia giovani. I destinatari hanno tra i 15 e i 29 anni ma non in tutte le regioni. Si è giovani fino a 34 anni infatti in Sicilia così come in Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia e Sardegna.
Un’altra misura prevista dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del ministero dell’Economia è il programma Resto al Sud che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionale nelle regioni meridionali d’Italia, compresa la Sicilia. L’incentivo, in questo caso, è rivolto ai giovani tra i 18 e i 55 anni e i fondi disponibili ammontano a oltre un miliardo di euro. Resto al Sud finanzia principalmente le attività produttive, ma anche le aziende di fornitura di servizi di turismo e commercio, non però le attività agricole. Tantissimi i progetti finanziati.
I concorsi pubblici, numerosi gli ultimi banditi dalla Regione, sono un modo per accedere al mondo del lavoro e trovare un’occupazione. La Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana e il portale concorsi pubblici sono i due strumenti importanti per cercare i bandi.
Il privato
Aziende, imprese, società di servizi: occasioni e posti di lavoro possono essere trovati anche nel privato. Come pubblicato dal Qds.it, sono ben 414 mila i contratti avviati dai privati nel 2021, quasi 60 mila in più rispetto al 2020. Dopo un inizio in salita, ancora in piena pandemia ma con la speranza di un miglioramento con l’avvio della campagna vaccinale, ecco che da metà anno i numeri delle nuove assunzioni sono ricominciate a risalire.