Pronto soccorso Sicilia, via libera ai concorsi, stop ai medici esterni

Stop ai medici esterni nei pronto soccorso, rischio caos sanità in tutta la Sicilia

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Stop ai medici esterni nei pronto soccorso, rischio caos sanità in tutta la Sicilia

Redazione  |
sabato 18 Marzo 2023

M5S all'Ars: "È il primo effetto del buco in sanità?". Secondo Antonio De Luca lo "stop" potrebbe avere una matrice precisa: "L'assessore Volo chiarisca”.

Stop all’esternalizzazione dei servizi di emergenza/urgenza per colmare la carenza di medici nei pronto soccorso. C’è anche questo nella circolare dell’assessore alla Salute Giovanna Volo e del dirigente generale Salvatore Requirez inviata alle Asp e alle aziende ospedaliere che detta nuove regole per le assunzioni dei medici e che rischia di mandare nel caos le aree di emergenza di tutta la Sicilia.

Rischio caos sanità in Sicilia

“C’è – dice Antonio De Luca, componente della commissione Salute dell’Ars e presidente della sottocommissione sui pronto soccorso – chi canta vittoria per le nuove regole. Anche a noi piacerebbe farlo, ma abbiamo più di una perplessità che questo serva a colmare in tempi brevi le lacune negli organici, anche perché quella dei concorsi è stata una strada ampiamente battuta in precedenza con risultati pressoché fallimentari. Ben vengano i concorsi, ma, in attesa che questi diano risultati accettabili, non si può dare il via all’embargo agli esterni perché sarebbe il caos”.

Cosa rivela la circolare

“Abbiamo raccolto – continua Antonio De Luca – il grido di allarme di alcuni dirigenti delle aree di emergenza che si dicono molto preoccupati su come poter assicurare i servizi attualmente garantiti anche grazie agli esterni inseriti in turnazione. Dalla lettura della circolare non si evince chiaramente da quando scatterà l’embargo e da quando i medici esterni attualmente in servizio dovranno essere estromessi dalle turnazioni. Ho chiamato l’assessore per avere chiarimenti e mi ha riferito che lo stop alle esternalizzazioni non andrebbe inteso come immediato. Vedremo. Di sicuro, ribadisco, la soluzione prospettata per garantire l’assistenza, ossia il ricorso ai concorsi, non mi ha convinto per nulla. Anche il ricorso agli specializzandi dell’ultimo anno di medicina, secondo quanto previsto dalla legge Calabria, finora non ha dato i risultati sperati soprattutto nei presidi ospedalieri di periferia”.

Antonio De Luca: “Occorre fare chiarezza”

“In questa vicenda – continua Antonio De Luca – ci sono troppe ombre e pochissime luci. Occorre fare subito chiarezza. Per questo chiederò l’immediata convocazione in commissione Salute dell’assessore Volo e dei dirigenti delle Asp e della aziende ospedaliere cui la missiva è stata inviata”.

“Che sia – dice – uno dei primi effetti del buco nella sanità che ho denunciato nei giorni scorsi? E quali altre sgradite sorprese saranno riservate ai cittadini nell’imminente futuro? Anche a queste domande ci farebbe piacere che l’assessore Volo desse una precisa risposta in commissione”.

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