I dati di Agrigento
Meno ricoveri fuori regione per i cittadini della provincia di Agrigento, con una spesa relativa scesa da 22,6 milioni del 2019 a 18,5 nel 2021. In particolare, il 61% dei ricoveri di residenti nell’Agrigentino sono stati eseguiti da strutture pubbliche (54%) e private (7%) del territorio. Soltanto il 9% invece, ha preferito spostarsi verso altre regioni (3.784 ricoveri, tra cui 3.546 per patologie “acute”, 198 per “riabilitazione” e 40 per “lungodegenza”).
Le principali prestazioni sanitarie per le quali gli agrigentini hanno preferito viaggiare riguardano l’Ortopedia e traumatologia, Neurochirurgia e Ortopedia e Oncoematologia (trapianto di midollo osseo allogenico). Una curiosità: tra i primi venti “Drg” (Raggruppamenti omogenei di diagnosi) troviamo anche molti casi di interventi per obesità.
In riferimento alle altre province siciliane, Agrigento si colloca al secondo posto dopo Trapani per numero di casi di mobilità extra-regione. Ciò nonostante, negli ultimi due anni, c’è stata una riduzione dei casi e, quindi, della spesa regionale. Consistente la mobilità all’interno della Sicilia, pari al 30% dei ricoveri complessivi del 2021, tra strutture pubbliche (16%) e private (14%) di altre province.
Caltanissetta, meno ricoveri fuori regione ma tanti spostamenti in Sicilia
Nel Nisseno è diminuito il numero dei ricoverati fuori dalla Sicilia, con una spesa relativa scesa dai circa 13,7 milioni di euro del 2019 ai circa 10,7 milioni del 2021.
Secondo l’Analisi della mobilità passiva ospedaliera, infatti, il 55% dei ricoveri di residenti nel Nisseno sono stati eseguiti da strutture pubbliche (45%) e private (10%) del territorio. Soltanto l’8% invece, è avvenuto negli ospedali di altre regioni: si tratta di 2.222 ricoveri, tra cui 2.057 per patologie “acute”, 145 per “riabilitazione” e 20 per “lungodegenza”. Anche in questo caso, si viaggia di più per accedere ai reparti di Ortopedia e traumatologia, Oncoematologia e Chirurgia generale.
In riferimento alle altre province siciliane, Caltanissetta si colloca a metà strada per casi di mobilità extra-regione. Consistente la mobilità all’interno della Sicilia, pari al 37% dei ricoveri complessivi del 2021, tra strutture pubbliche (25%) e private (12%) di altre province.
Enna, consistente la mobilità sanitaria all’interno della Sicilia
Anche nella provincia di Enna è diminuito il numero dei residenti che, negli ultimi due anni, si è rivolto a strutture sanitarie fuori regione per ricoveri ospedalieri, per una spesa relativa scesa da circa 6,5 milioni di euro del 2019 ai circa 5 milioni del 2021.
Il 53% dei ricoveri di residenti nell’Ennese, infatti, sono stati eseguiti da strutture pubbliche (47%) e private (6%) del territorio. Soltanto il 6% invece, ha preferito spostarsi verso altre regioni: si tratta di 1.131 ricoveri, tra cui 1.051 per patologie “acute”, 71 per “riabilitazione” e 9 per “lungodegenza”.
Le principali prestazioni sanitarie per le quali gli ennesi hanno preferito viaggiare riguardano l’Ortopedia e traumatologia (sostituzioni di articolazioni maggiori o reimpianto di arti inferiori), Chirurgia generale (interventi per obesità) e Cardiologia (interventi sul sistema cardiovascolare).
In riferimento alle altre otto province siciliane, Enna fa registrare una consistente mobilità sanitaria passiva all’interno della Sicilia, pari al 41% dei ricoveri complessivi del 2021, tra strutture pubbliche (25%) e private (16%) di altri territori dell’Isola.
