“Sicilia in zona arancione? Mi auguro di no. I dati sono dalla nostra parte ma la situazione può cambiare nello spazio di poche ore”. Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, a margine della conferenza sui Castelli.
“Continuiamo a essere prudenti ma intanto registro il continuo aumento della quota di vaccinati nella nostra regione”, ha spiegato.
“Non mi risulta che alcuna forza politica ha dichiarato la crisi. C’è stato un voto anomalo in Aula con il voto segreto. Ho certamente alcuni riferimenti perché mi era stato anticipato e quello che ho detto l’ho detto in forza di una certezza”. ha spiegato Musumeci.
“Un voto anomalo mi impone una necessità”, ha continuato il presidente della Regione, “si apre una verifica e non una crisi. Ho detto agli assessori facciamo questa verifica. O sono io non gradito o siete voi non graditi. Nessuna forza politica ha dichiarato la crisi. Oggi riuniamo la giunta”.
Quindi ha aggiunto: “Un rimpasto determina la chiusura di una stagione e l’apertura di una nuova stagione. Ma questo non è un rimpasto. E’ un momento di verifica. Poi magari i partiti riconfermano tutti i loro assessori…”.
“Gli assessori sono in carica, anzi ‘in carichissima’. – ha affemato – Non potrebbe mai esserci un ente importante come la Regione senza un Governo. Oggi la Giunta si offre al giudizio dei propri partiti, non ho nulla contro la Giunta e contro le forze politiche”.
“Sgarbi penso che stia chiamando gli indecisi. Ma una persona con la mia storia, il mio passato e il mio presente, può essere mai sollecitato dal mio amico Sgarbi per il Quirinale? Io voterò secondo la scelta, spero unanime, che farà il centro destra“. Così Musumeci rispondendo alle domande sull’operazione “scoiattolo” portata avanti dal critico d’arte Vittorio Sgarbi a favore della candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. E poi ha aggiunto di “avere sentito Sgarbi nei giorni scorsi, ma su temi culturali per l’organizzazione di una mostra in Sicilia”.
Il presidente della Regione siciliana ha espresso “apprezzamento per il governo nazionale per avere tollerato le ordinanze mia e del collega Occhiuto sulle ingiustizie relative al passaggio sullo Stretto”. “Non sono mai stato – ha concluso – generoso con i no vax ma mi sembra una follia mettere in discussione che la Sicilia sia una regione italiana come le altre”.