Sicurezza scuole, a Palermo rientro in classe ma non per tutti - QdS

Sicurezza scuole, a Palermo rientro in classe ma non per tutti

Sicurezza scuole, a Palermo rientro in classe ma non per tutti

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domenica 16 Maggio 2021

Ci sono scuole a Palermo che rischiano di non aprire per problemi strutturali. Il consigliere comunale Giaconia si è espresso spiegando le possibili soluzioni per rientrare in classe in sicurezza

Settembre e vicino e ci sono scuole a Palermo che rischiano di non aprire per problemi strutturali. Ad aver complicato la situazione la mancata approvazione del Piano triennale delle Opere Pubbliche, che tra gli altri interventi, prevedeva anche quelli per mettere in sicurezza parte degli istituti presenti in città.

Sul tema, Qds.it ha sentito Massimiliano Giaconia, consigliere
comunale di Palermo del gruppo Avanti Insieme.

Potremmo dire che parte delle scuole di Palermo, tra Costa Sud e Nord,
se a settembre non apriranno la causa è la mancata approvazione del Piano
triennale opere pubbliche?

“Tantissime scuole sono in difficoltà, alcune sono state costrette a chiudere parte dei loro locali e altre scuole, se non si interviene con la messa in sicurezza, rischiano di non aprire a settembre. La mancata approvazione del piano triennale delle opere pubbliche non è stata la causa ma ha complicato la situazione.

in foto: Massimiliano Giaconia, consigliere comunale di Palermo del gruppo Avanti Insieme

Il comune di Palermo non ha attualmente risorse in quanto siamo in esercizio provvisorio, come sappiamo bene tutti il bilancio 2021/2023 non è arrivato in consiglio comunale perché ad oggi non sono garantiti gli equilibri di bilancio e la mancata approvazione del Piano ha, come ho detto prima, complicato ancor di più le cose.

Si tratta di uno strumento di programmazione senza il quale non si può procedere neanche con l’affidamento degli accordi quadro e il settore edilizia scolastica aveva previsto, per sopperire alla carenza di risorse, di realizzare due accordi quadro di 600 mila euro l’uno che prevedono interventi per le scuole della Costa Sud e Nord della città.

Purtroppo senza uno strumento di programmazione come il Piano triennale opere pubbliche non si può procedere neanche con la procedura dell’affidamento dei lavori”.

Quali le possibili soluzioni?

“L’Amministrazione comunale ha riproposto il Piano 2020-2022 per farlo tornare in consiglio comunale che stavolta credo che approverà. Infatti, la mancata approvazione ad aprile è stato un incidente di percorso, il consiglio comunale sa oggi più di prima che senza uno strumento di programmazione tutte le opere previste per la città, non solo per l’edilizia scolastica, si bloccano. Al consiglio comunale resta comunque lo strumento degli emendamenti qualora dovesse ritenere che il documento necessiti di modifiche.

Inoltre, vi è una circolare
dell’Assessorato regionale all’Istruzione che fa riferimento a uno stanziamento
di un milione di euro, fatto in sede di approvazione di bilancio della Regione,
per i Comuni che dovranno segnalare alla Regione gli interventi più urgenti che
riguardano l’edilizia scolastica. Ho segnalato qualche giorno fa questa
circolare all’assessore comunale Prestigiacomo, spero che gli uffici comunali
ci stiano lavorando”.

Potrebbe accadere che il Consiglio comunale respinga nuovamente il
Piano triennale opere pubbliche?

“Non credo che in consiglio
comunale ci siano consiglieri che vogliano il male di questa città. Abbiamo
capito che si è trattato di un incidente di percorso. Coloro che non lo hanno
votato favorevolmente probabilmente si esprimeranno in modo diverso appena ne
avranno l’occasione e magari presenteranno qualche emendamento per modificare
quelle parti che non condividono, giusto e legittimo, ma respingerlo non ci
voglio nemmeno pensare lo farebbero con la consapevolezza di bloccare le opere
in città e questo non può accadere”.

Veronica Gioè

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