Siraacusa, crisi turismo, nella “Fase 2” aiuti economici - QdS

Siraacusa, crisi turismo, nella “Fase 2” aiuti economici

Luigi Solarino

Siraacusa, crisi turismo, nella “Fase 2” aiuti economici

venerdì 08 Maggio 2020

Gli addetti ai lavori della provincia aretusea si rivolgono al governo nazionale e regionale. Il sindaco Francesco Italia: “Chiarezza sulle regole per gli operatori del settore turistico”

SIRACUSA – Tra i settori più colpiti, dal punto di vista economico, dall’emergenza Covid-19 possiamo annoverare, senza ombra di dubbio, quello turistico. Detto settore ricopre, nel capoluogo aretuseo ed in tutta la provincia, un ruolo di fondamentale importanza per l’economia.

Sono numerosi gli addetti del comparto così come coloro che svolgono attività in altri settori strettamente connessi al turismo. Purtroppo le conseguenze negative si sono fatte sentire, a causa della totale chiusura, nel periodo pasquale e durante i ponti del 25 aprile e del primo maggio. Si spera che con l’avvio della “Fase 2” vi sia una ripresa in attesa della stagione estiva che, ormai, sta per approssimarsi. Gli addetti del settore chiedono al Governo regionale e nazionale che vi siano aiuti economici e agevolazioni fiscali per evitare una grave crisi del turismo.

Il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia, a tal proposito ha dichiarato: “Nella ‘Fase 2’ dell’emergenza Covid-19 servono chiarezza sulle regole per gli operatori del turismo, e aiuti economici per chi riaprirà i battenti con la metà della propria capacità lavorativa in osservanza delle regole sul distanziamento sociale. Per le Pmi del turismo – aggiunge il sindaco Italia – si dovrebbe, come prime iniziative, prevedere la sospensione dei versamenti dei contributi, l’allargamento a tutte le categorie catastali del credito d’imposta per gli affitti di botteghe e negozi, l’istituzione di un Fondo di emergenza dedicato e l’abbattimento dell’Ivz sulle attrezzature necessarie per l’osservanza delle regole di distanziamento sociale”.

Confcommercio Siracusa, attraverso il presidente delle Attività Portuali, Francesco Diana, lancia l’allarme per quanto riguarda il comparto nautico, crocieristico e dello yachting. “Il comparto nautico, crocieristico e dello yachting, rischia il collasso – afferma Diana -. Questo settore che occupa tanti lavoratori è completamente fermo a causa della chiusura dei porti e dai divieti di circolazione”.

“La tutela della salute pubblica – prosegue Diana – rimane la priorità e per questo gli stessi armatori delle grandi navi da crociera restano cauti e attendono l’adozione di misure di prevenzione a bordo per impedire la circolazione del virus prima di riprendere l’operatività. Ma per lo yachting, di lusso ed il diporto in genere, il discorso è ben diverso: infatti gli armatori vorrebbero usare le proprie unità appena possibile, così come i proprietari di natanti ed imbarcazioni che, col rimessaggio dei propri mezzi e navigando lungo le nostre coste, possono immettere liquidità e dare respiro agli operatori del settore. Occorre preparare un piano per rendere fruibili dai grandi Yacht i nostri porti – conclude Diana – magari dedicando loro degli spazi sicuri e sanificati, il che consentirebbe un rilancio di questo settore, che è estremamente flessibile e dunque risponderebbe immediatamente alla riapertura con il segno positivo al quale ci ha abituati”.

Pertanto Confcommercio Siracusa chiede al presidente della Regione, Nello Musumeci, di “Stimolare l’avvio di una Fase2 anche nel comparto Nautico e di attivarsi sia a livello regionale che nazionale affinché in Sicilia, come in tutte le altre Regioni, si possa ripartire appena possibile con la stagione diportistica”.

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