Fenomeni criminali inibiscono le forti potenzialità di sviluppo - QdS

Fenomeni criminali inibiscono le forti potenzialità di sviluppo

Fenomeni criminali inibiscono le forti potenzialità di sviluppo

giovedì 25 Luglio 2019

La Dia ha reso noti i dati della 2a relazione semestrale del 2018 sul territorio della provincia di Sr. Spaccio di stupefacenti ed estorsioni i principali traffici delle famiglie Bottaro e Santa Panagia

RAGUSA – La DIA (Direzione Investigativa Antimafia) ha reso noti i dati della seconda relazione semestrale del 2018 sul territorio della provincia di Siracusa. Il territorio aretuseo è caratterizzato da “Una spirale negativa, costituita dal fatto che i fenomeni criminali, generatisi a causa della generale mancanza di opportunità, contribuiscono a loro volta a inibire fortemente le pur presenti potenzialità di sviluppo”.

“Le attuali difficoltà congiunturali dell’economia sono ulteriormente aggravate dalla costante propensione della criminalità organizzata a permeare i diversi ambiti socio-economici e produttivi della provincia”.

In provincia di Siracusa le organizzazioni criminali locali tengono un atteggiamento di basso profilo, e la loro operatività̀ continua a trovare linfa vitale in una strategia di silente pace mafiosa, che consente ai vari sodalizi una gestione redditizia delle attività̀ illecite. Nello specifico a Siracusa insistono due organizzazioni criminali, denominate Bottaro – Attanasio e Santa Panagia, entrambe collegate con la criminalità catanese e dedite allo spaccio di stupefacenti ed alle estorsioni.

Nonostante le attività di polizia abbiano portato all’arresto di numerosi esponenti di rilievo di questi gruppi criminali, si registrano ancora segnali di operatività delle consorterie. Nei territori di Cassibile e Pachino operano due organizzazioni criminali (Linguanti e Giuliano) dedite principalmente, ma non solo, al traffico di stupefacenti.

Le operazioni condotte dalle forze di polizia contro questi due clan hanno evidenziato il loro condizionamento delle attività economiche del territorio, in particolare quelle operanti all’interno del locale mercato ortofrutticolo, in cui venivano esercitate intimidazioni nei confronti dei produttori e dei commercianti.

I clan esercitavano un controllo quasi totale dei meccanismi di produzione e distribuzione delle derrate alimentari, commissionando inoltre furti in danno di aziende agricole. Nel complesso si può dire che il traffico e lo spaccio di stupefacenti, nonché le estorsioni, allo stato costituiscono i principali canali di finanziamento di queste associazioni criminali. La fascia costiera ionica della città di Siracusa e il territorio interno, rappresentano una importante via di approvvigionamento degli stupefacenti, quali hashish e marijuana, provenienti dai Balcani.

Per quanto riguarda il fenomeno delle estorsioni, spesso direttamente collegate all’usura, anche per la provincia di Siracusa il fenomeno sembra essere ancora la manifestazione delittuosa più frequente, portata avanti sia dalla criminalità comune che da quella organizzata.

Relativamente al fenomeno della corruzione in ambito politico-amministrativo, nel semestre, si sono registrati degli episodi di rilievo, non riconducibili alla criminalità organizzata di tipo mafioso, in ordine a delle gare d’appalto bandite per la realizzazione di importanti opere di ammodernamento del porto commerciale.

La DIA ha preso parte ai lavori del Gruppo Interforze Antimafia di Siracusa, a supporto dell’azione del Prefetto. Infine Sono stati presi provvedimenti interdittivi verso alcune società.

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