Sanità, no a una Commissione sul nuovo ospedale di Siracusa - QdS

Sanità, no a una Commissione sul nuovo ospedale di Siracusa

Sanità, no a una Commissione sul nuovo ospedale di Siracusa

martedì 30 Gennaio 2024

Il Consiglio aretuseo ha bocciato la proposta sull’istituto speciale che doveva indagare lo stato dell’arte del futuro nosocomio. All’odg anche l’allargamento di via Teti e il dibattito sul Porto Grande

SIRACUSA – Bocciata dal Consiglio comunale aretuseo la proposta di istituire una commissione speciale sul nuovo ospedale. Si sono espressi contro 14 consiglieri comunali, 11 a favore e 2 si sono astenuti.

La proposta è stata presentata dal consigliere, Franco Zappalà, che ha illustrato la sua idea in apertura di dibattito spiegando che l’obiettivo era di capire cosa stia succedendo nell’iter dell’appalto e cosa manchi affinché la città possa essere dotata di un nosocomio moderno e rispettoso della dignità dei malati.

Nella formulazione arrivata in aula l’organismo doveva essere composto dai capigruppo consiliari che, una volta insediati, avrebbero eletto un presidente e un vice. La commissione sarebbe rimasta in carica per sei mesi e avrebbe dovuto redigere una relazione finale da sottoporre al voto del consiglio comunale. I componenti non avrebbero percepito il gettone di presenza per le riunioni.

Le posizioni si sono divise tra chi sottolineava la funzione di controllo dell’organismo e chi lo riteneva poco utile perché la materia è fuori dalle competenze del Consiglio comunale, il quale già ha istituito una commissione di studio sulla Sanità.

L’allargamento di via Teti, tra Cassibile e Fontane Bianche

Altro punto all’ordine del giorno è stato l’allargamento di via Teti proposto dal consigliere, Paolo Romano. Detto punto, approvato all’unanimità, impegna l’Amministrazione comunale a trovare una soluzione per l’arteria stradale. Paolo Romano, nell’illustrare il proprio ordine del giorno, ha spiegato che si tratta di una delle strade a doppio senso di marcia che collegano Cassibile e Fontane Bianche.

Molto transitata soprattutto nei mesi estivi, le dimensioni della carreggiata sono però tali da costringere le auto a percorrerla a senso alternato e con difficoltà particolari per i mezzi di soccorso che rischiano di restare bloccati. La strada dal 2014 è inserita tra quella soggette a pubblico transito, ma, come ha spiegato il dirigente del settore Mobilità, Jose Amato, non è stata acquisita al patrimonio comunale.

Chiarendo che per l’opera è necessario comunque postare in bilancio i fondi necessari, Amato ha spiegato che per allargare la strada occorre espropriare i terreni necessari, progetto che prevede tempi lunghi e costi elevati. Intanto, ha aggiunto Amato, si potrebbe facilitare la circolazione installando un semaforo che regoli il transito alternato dei mezzi.

Per quel che riguarda gli altri argomenti all’ordine del giorno, la proposta di costituzione della Consulta comunale della scuola e dell’educazione è stata ritirata dalla Presidenza del consiglio comunale perché carente di alcuni pareri, mentre il dibattito sul Porto Grande è stato affrontato per linee generali.

La proponente, Alessandra Barbone, ha ritirato il suo documento che, però, è stato fatto proprio da due firmatari, Cosimo Burti e Damiano De Simone. Dopo gli interventi di Ferdinando Messina, Sergio Bonafede, Paolo Romano e Ivan Scimonelli, il Consiglio ha deciso di investire della questione le commissioni competenti con l’obiettivo di arrivare a una adunanza aperta.

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