Cassibile, è polemica sui fondi per l’ostello migranti - QdS

Cassibile, è polemica sui fondi per l’ostello migranti

Luigi Solarino

Cassibile, è polemica sui fondi per l’ostello migranti

sabato 13 Gennaio 2024

L’ampliamento del centro verrà finanziato da un progetto Pon con più di un milione di euro. Il consigliere Romano: “Grave spreco di risorse pubbliche. Queste misure non risolvono il problema della baraccopoli”

SIRACUSA – L’ostello di Cassibile amplia la propria capacità di ospitare extracomunitari. Infatti è in corso d’opera la realizzazione di 17 nuove unità abitative, complete di arredi ed elettrodomestici, che accoglieranno, tra i mesi di marzo e luglio quando si effettua la raccolta nei campi, altri 102 lavoratori migranti stagionali. I lavori esterni del parco urbano sono quasi conclusi, si attende la posa delle nuove “casette” per completare i lavori, la cui fine è prevista nelle prossime settimane.

Contrasto al caporalato e al lavoro sommerso

Dette unità abitative si vanno ad aggiungere a quelle già presenti all’interno dell’area. Il costo complessivo del progetto ammonta a 1.675.453,18 euro e rientra nella linea di finanziamento del Pon (Piano operativo nazionale) Legalità per l’emergenza alloggiativa con riguardo ai cittadini extracomunitari impegnati nei lavori stagionali in agricoltura. Il progetto è in linea con le intenzioni del Protocollo interministeriale sottoscritto il 27 maggio 2016 oltre che con la Convenzione di cooperazione per il contrasto al caporalato e al lavoro sommerso e irregolare in agricoltura promossa dalla Prefettura di Siracusa.

Oltre all’alloggio il progetto prevede di fornire servizi utili a garantire un presidio di legalità quali: un presidio sanitario, un servizio di consulenza legale, punto informazioni finalizzato al contrasto al caporalato e alla promozione dei diritti dei lavoratori, un servizio di gestione dell’accoglienza. I beneficiari dell’intervento saranno lavoratori con documenti per il soggiorno in Italia e contratti di lavoro del settore agricolo. La gestione dello spazio, insieme all’erogazione dei servizi sarà realizzata con il coinvolgimento di un soggetto del privato sociale.

Il consigliere Romano parla di spreco di risorse

In merito all’ampliamento dell’ostello di Cassibile, il consigliere comunale Paolo Romano, ha inviato una missiva al prefetto ed al sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Mi rivolgo a voi con la presente per manifestare il mio profondo dissenso e la mia preoccupazione riguardo all’ampliamento del centro per immigrati a Cassibile, come riportato dagli organi di stampa – scrive Romano – . La notizia dell’investimento di un importo significativo di denaro pubblico, precisamente € 1.675.453,18, unito a spese pregresse di oltre € 500.000,00, e al progetto “Comune dei Popoli” con un costo di € 505.000,00, porta il totale a una cifra sconcertante di € 2.678.000,00”.

La situazione delle baraccopoli persiste

“Il mio sdegno nasce dalla constatazione che, nonostante tali ingenti investimenti, la situazione delle baraccopoli sparse intorno all’abitato di Cassibile persiste, costringendo gli extracomunitari a vivere in condizioni precarie – prosegue il consigliere – . Questo è un grave spreco di risorse pubbliche che dovrebbero essere impiegate in maniera più efficace per il benessere di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro provenienza. È evidente che tali misure non solo non risolvono il problema delle baraccopoli, ma lo aggravano ulteriormente. Cassibile, che già ospita una considerevole comunità di oltre mille extracomunitari e persino una moschea, sembra essere destinata a diventare il centro di raccolta per tutti coloro che vengono a lavorare nell’intera provincia. Questo modello è inaccettabile e va contro il principio di una distribuzione diffusa dell’accoglienza su tutto il territorio provinciale”.

“Chiedo pertanto che venga applicato integralmente l’accordo stipulato in Prefettura tra i sindaci della provincia e lo Stato, il quale dovrebbe garantire una distribuzione equa degli immigrati su tutto il territorio provinciale – conclude Romano – . Allo stesso tempo, desidero richiedere l’accesso a tutta la documentazione relativa alle spese sostenute finora, al fine di comprendere appieno come tali fondi siano stati impiegati”.

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