Spiagge, nuove regole per le concessioni Ridotta la distanza minima tra le attività - QdS

Spiagge, nuove regole per le concessioni Ridotta la distanza minima tra le attività

Rosario Battiato

Spiagge, nuove regole per le concessioni Ridotta la distanza minima tra le attività

mercoledì 24 Aprile 2019

PALERMO – La Regione conferma la volontà di redigere una norma di recepimento della legge di stabilità nazionale in relazione alla proroga fino al 2035 dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein che di fatto richiede la messa in gara delle concessioni marittime. La notizia, anticipata dall’assessore Cordaro alla fine di marzo e confermata sempre da lui nei giorni scorsi, rassicura gli operatori del settore costiero, sebbene manchi ancora l’ufficialità di un provvedimento ad hoc. Intanto, altre novità, condite da polemiche, si profilano lungo il litorale con l’emanazione del decreto che fissa le nuove linee guida per il rilascio delle concessioni demaniali marittime e semplifica le procedure.

L’emanazione del decreto, così come annunciato dall’assessore Cordaro, arriva dopo “un lungo e proficuo confronto con tutte le associazioni del settore e le sigle sindacali”. In questo modo, si legge in una nota pubblicata sul sito della Regione Siciliana, sono stati infatti fissati i “parametri per le nuove concessioni con un decreto che introduce diverse innovazioni alla precedente stesura, sulla base delle indicazioni fornite dai soggetti che si occupano della gestione dei servizi alla balneazione”.

La norma riguarderà un comparto particolarmente numeroso e consistente nell’Isola: tremila i titolari di concessioni demaniali marittime, con 7.500 addetti, distribuiti, non in maniera esclusiva, lungo 1.200 chilometri di costa, di cui oltre 900 balneabili. Oltre la metà delle spiagge, tengono a precisare dalla Regione, è “lasciata alla libera fruizione”.

I principali parametri introdotti nel testo prevedono la riduzione da 100 metri a 25 della distanza minima fra le “concessioni di nuova previsione e una (minimo 10 metri) nei casi in cui risulti ridotta la dimensione della spiaggia, fermo restando che gli spazi per le spiagge libere restano pienamente garantiti” ed è stata inoltre consentita per le “nuove concessioni o per l’adeguamento di quelle esistenti, la contiguità fra gli impianti, a patto che venga preservata una superficie non inferiore al 20% per l’uso pubblico gratuito e risulta ora aumentato per gli stabilimenti balneari lo spazio che può essere concesso, da 3.000 a 5.000 metri quadrati, consentendo la possibilità del rilascio di autorizzazione per superfici ridotte non inferiori a 150 metri quadrati”.

Novità anche sulla superficie per le aree attrezzate per la balneazione che passa da 2.000 a 5.000 metri quadri e quella coperta è stata ammessa in “misura del 20%, a fronte della precedente previsione che era del 5%” mentre è stata infine “individuata in 800 metri quadri l’area che può essere concessa per pratiche sportive e che nel testo precedente non era stata contemplata e in 250 metri quella da destinare ai punti ristoro”. L’ultimo passaggio è quello che rassicura maggiormente gli imprenditori del settore: “Il governo Musumeci – ha concluso Toto Cordaro – redigerà una norma di recepimento della legge di stabilità nazionale nella parte in cui ha deciso la proroga sino al 2035 dell’entrata in vigore della direttiva Bolkestein che per gli operatori significa un prolungamento di 15 anni delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari”.
Un’operazione che non convince proprio tutti. Critiche sulle modalità di definizione del provvedimento sono arrivate da Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, la sezione regionale dell’associazione nazionale dei comuni. “Sulle nuove regole che saranno applicate alle concessioni delle aree demaniali marittime siciliane – hanno spiegato –, riteniamo che sarebbe stato opportuno avviare un confronto anche con i comuni, dal momento che il decreto stabilisce nuovi parametri in uno dei settori più importanti per il turismo nella nostra Isola”.

Richiesto, pertanto, un incontro per evidenziare “tutte le criticità che, oggi, rallentano lo sviluppo di un settore strategico per il circuito turistico isolano e forniremo gli spunti necessari a una migliore regolamentazione del settore”.

Rosario Battiato

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