Strade interrotte, la vergogna del ponte sul fiume Ippari - QdS

Strade interrotte, la vergogna del ponte sul fiume Ippari

redazione

Strade interrotte, la vergogna del ponte sul fiume Ippari

Biagio Tinghino  |
sabato 09 Aprile 2022

Doveva restare chiuso tre giorni e invece sono passati anni dal maggio 2019, quando il viadotto sulla provinciale Vittoria-Santa Croce Camerina è stato inibito per cedimenti della carreggiata

“Interruzione della circolazione nella SP 19 Vittoria-Piombo in direzione Santa Croce Camerina e viceversa per tre giorni nelle ore diurne per consentire le prove tecniche di portata sul ponte del fiume Ippari dove si sono registrati cedimenti della carreggiata, tant’è che da diversi mesi è parcellizzata con circolazione a senso unico alternato”. Ciò è quanto veniva comunicato dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa nel maggio 2019. Nel dettaglio le prove tecniche di portata per le relative indagini geologiche e geognostiche dovevano durare tre giorni e per tale motivo la circolazione sulla SP Vittoria-Piombo veniva deviata lasciando agli automobilisti due possibilità: o l’ex strada provinciale Vittoria-Scoglitti o la SP 20 Comiso-Santa Croce Camerina, ovvero un percorso improponibile.

Tre giorni si sono trasformati in anni

Quei tre giorni si sono trasformati in anni perché da allora il ponte versa nelle stesse condizioni, con un senso unico alternato, pericolosissimo nelle ore notturne e nei momenti di traffico intenso. Il ponte sul fiume Ippari è lasciato all’incuria, pieno di sabbia e di erbacce. Abbandonato. Si tratta di un’arteria fondamentale per il territorio ipparino perché collega la città di Vittoria con la parte orientale della Sicilia. Quel tratto di strada, giornalmente, viene percorso da centinaia di mezzi pesanti, che percorrono la tratta per raggiungere uno dei mercati ortofrutticoli alla produzione più grandi d’Europa, quello di Vittoria.

Tempo addietro era stato posizionato un semaforo per regolare la circolazione delle auto a senso unico alternato ma, dopo una settimana, ignoti hanno “ben pensato” di rubare le batterie che lo alimentavano arrecando non solo un danno economico, ma soprattutto creando un serio pericolo alla sicurezza stradale. Dato l’intenso traffico che mal si concilia con una viabilità già scarsa quando le strade che ci sono funzionano, l’ingorgo che si crea abbastanza spesso in quel tratto ha fatto registrare degli episodi di tensione tra gli automobilisti impossibilitati a regolarsi in assenza del semaforo.

Nel dicembre 2019, la deputata regionale, Stefania Campo, presentava un’interrogazione all’Ars: “Da circa un anno sul ponte del fiume Ippari, a seguito del riscontro di una importante lesione del manto stradale, si registra un restringimento della carreggiata, con circolazione a senso unico alternato. La pericolosità di tale tratto viario è evidente, tant’è che nel febbraio 2019 era stato anche posizionato un semaforo per regolarizzare la circolazione delle auto a senso unico alternato. Poi anche il semaforo è scomparso, qualcuno è riuscito addirittura a rubarne delle parti, e da allora non è stato più rimesso. La chiusura di una parte del ponte comporta che tutti gli automobilisti siano costretti a proseguire solo su di una singola carreggiata per ambedue le direzioni. La deviazione della carreggiata, nonostante sia indicata da alcuni segnali stradali e da un paio di transenne, risulta visibile di giorno ma del tutto oscurata di notte a causa della mancata illuminazione dell’area”.

Il ponte sul fiume Ippari si deve demolire

Per sapere chi i cittadini di Vittoria, soprattutto, dovevano ringraziare alle prossime elezioni regionali la Campo ricordava: “Lo scorso maggio sono state realizzate finalmente le prove tecniche di portata sul ponte, con le relative indagini geologiche e geognostiche, finalizzate a pervenire alla progettazione degli interventi necessari per la messa in sicurezza del ponte. Dall’esito di queste indagini è emersa la necessità di procedere alla demolizione del ponte e al rifacimento ex novo. Abbiamo saputo, tuttavia, da notizie di stampa e dalle dichiarazioni dell’assessore regionale, Marco Falcone, che i lavori di ricostruzione del ponte sono stati rinviati al 2020 perché i soldi che erano stati impegnati e destinati alla ex Provincia di Ragusa, 1,4 milioni di euro, sono stati dirottati al Libero consorzio di Siracusa. La decisione arriva dall’assessore regionale alle Autonomie locali, Bernadette Grasso, che durante la conferenza Stato/Regione ha annunciato che i suddetti fondi avrebbero preso la strada per Siracusa visto che l’ente aretuseo presenta una situazione finanziaria pesantissima, più pesante di quella di Ragusa. Questo paradosso ha comportato l’annullamento della precedente assegnazione dei soldi. Ciò significa che il progetto dovrà essere finanziato con i nuovi fondi per investimenti del 2020 dopo che la Regione siciliana si doterà di un nuovo bilancio”.

Ora, dopo anni, si intravede la luce in fondo al tunnel. Forse. Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa di recente ha comunicato che si è conclusa in maniera positiva la Conferenza di Servizi finalizzata all’approvazione del progetto definitivo dei lavori di messa in sicurezza del ponte sul fiume Ippari, al chilometro 2+400 della SP 18 “Vittoria-Piombo”. Con l’ottenimento di tutti i pareri, autorizzazioni, concessioni e nulla osta da parte degli enti coinvolti nell’importante opera, il Libero Consorzio procederà all’approvazione definitiva del progetto e all’indizione della gara d’appalto. Un intervento che arriva in tempo per la prossima campagna elettorale regionale. Siamo alle solite: una tipica storia siciliana alla quale la politica non riesce a sottrarsi.

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