Stretto di Messina, c’è una nuova nave ma adesso “Serve il Ponte” - QdS

Stretto di Messina, c’è una nuova nave ma adesso “Serve il Ponte”

Lina Bruno

Stretto di Messina, c’è una nuova nave ma adesso “Serve il Ponte”

martedì 27 Luglio 2021

Da agosto per i collegamenti tra Sicilia e Calabria entrerà in servizio la Sikania di Bluferries. Ma l’assessore Falcone avverte: “Non è un punto d’arrivo, l’unico orizzonte è il Ponte sullo Stretto”

MESSINA – In Sicilia, Bluferries e l’intero Gruppo Fs, vogliono continuare a scommettere. Le fragilità dei collegamenti, della logistica, connesse all’insularità, richiedono interventi continui.

La Sikania la nuova nave della società controllata da Rfi che entrerà in servizio dal prossimo agosto è un altro tassello che si aggiunge alla politica di investimenti messi in atto per rafforzare i collegamenti nell’Area dello Stretto, aspettando il Ponte, la madre di tutte le infrastrutture, su cui rimane alta attenzione della politica, almeno nei propositi. La nave Sikania, costruita dalla Celt Navtecnica Maritime Services in Grecia, gemella della Trinacria, arrivata nello Stretto nel 2019, ma con alcuni miglioramenti apportati, andrà ad aggiungersi alla flotta di Bluferries che, con corse cadenzate mediamente ogni ora, collega tutti i giorni, h24, i porti di Villa San Giovanni e Messina (Tremestieri e Porto Storico). Il varo tecnico è avvenuto lo scorso aprile al porto del Pireo dove sono state fatte le prove di collaudo previste dai regolamenti Rina e durate circa un mese.

L’investimento economico, in autofinanziamento, è di circa 20 milioni di euro. La nave traghetto ha un ponte dedicato al transito degli automezzi, uno per i passeggeri, può trasportare fino a 400 persone tra viaggiatori e membri dell’equipaggio e 24 tir o 125 autoveicoli. Una nave ecosostenibile grazie a minori consumi di carburante (-30%) realizzati anche grazie a speciali vernici usate per lo scafo, una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 e una predisposizione per nuove alimentazioni ancora più green, la Sikania garantisce anche un servizio di trasporto più agevole per i passeggeri a ridotta mobilità.

“Questa nave non è un punto di arrivo – ha dichiarato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, intervenuto durante l’inaugurazione; – da un lato plaudiamo al miglioramento dei servizi e ai meritori investimenti compiuti, dall’altro dobbiamo ribadirlo senza infingimenti: l’unico orizzonte e approdo possibile per la Sicilia rimane per noi il collegamento stabile fra l’Isola e la Calabria. Il Ponte sullo Stretto è l’opera che può trasformare la nostra Regione in una grande occasione di crescita per l’intero Mediterraneo, l’Europa e la mobilità internazionale. Accogliamo questa innovativa nave con entusiasmo – ha aggiunto Falcone – una sfida che, tuttavia, non deve essere sostitutiva del volere, della Sicilia e della Calabria, il Ponte. Un’opera su cui ormai il consenso è ampio e trasversale e su cui il governo Draghi deve esprimersi abbandonando remore ormai superate”.

Sulla stessa linea è Domenica Catalfamo, assessore alle Infrastrutture, Pianificazione e Sviluppo Territoriale della Regione Calabria. “Insistiamo fortemente per un attraversamento stabile e su questo lavoriamo con l’assessore Flacone. I 65 minuti che ho impiegato da Reggio Calabria per essere a Messina sono emblematici e dimostrano quanto sia indispensabile riorganizzare i trasporti nello Stretto. Ricordiamo i disagi dei pendolari durante la pandemia. Le due Regioni stanno lavorando insieme intanto per ottimizzare i trasporti anche con l’istituzione del bacino dello Stretto e l’integrazione tariffaria”.

Al taglio del nastro della nuova nave era presente anche Vera Fiorani, amministratrice delegata e Dg Rfi che ha spiegato le linee strategiche della società che ha scelto di investire sul traffico gommato. “La Sikania è dedicata prevalentemente al trasporto del gommato pesante, – precisa – una nave realizzata senza finanziamenti pubblici ma con risorse della società, con l’ausilio di progettisti di grande valenza. Bluferris ha avuto un grande incremento negli ultimi mesi, i dati della semestrale sono molto buoni e a fine anno ci aspettiamo ancora dei miglioramenti e quindi la prospettiva che è si sceglierà sempre più Bluferris per il trasporto delle merci, perché è un società che ha dimostrato di essere seria ed affidabile e che non aumenta i propri prezzi da alcuni anni; il fatto poi di essere di proprietà del gruppo delle ferrovie dello Stato aiuta la sua reputazione”.

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