Stagione estiva difficile per un'isola che vive di turismo e rimasta "vittima" (anche) dei capricci di un vulcano sempre attivo. L'appello di Federalberghi: "Ristori per operatori danneggiati".
Una stagione, secondo gli operatori, parzialmente compromessa da capricci di un vulcano sempre attivo, dai timori delle istituzioni per il consistente afflusso di turisti del periodo, con in più la beffa dell’annuncio della Rai che ha deciso di mandare in onda dal 15 settembre la fiction su Stromboli e la Protezione civile, che secondo i risultati delle indagini della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, avrebbe dato origine all’incendio che due anni fa distrusse quasi completamente il polmone naturalistico dell’isola.
Con questi animi vivono questa estate gli abitanti dell’isola e soprattutto gli operatori che si sentono danneggiati dalla decisione delle autorità e dalla conseguente ordinanza sugli accessi limitati di visitatori sull’isola a causa della dichiarazione di allarme rosso.
La fiction Rai in onda: il punto
Adesso con l’attività del vulcano che sarebbe parzialmente rientrata – si attende a breve un nuovo bollettino dell’Ingv e le decisioni della riunione Grandi rischi che si terrà domani – si spera in un recupero dell’immagine che proietti nel mondo e in Italia una visione positiva di un’isola naturalistica, attrazione, sia per gli amanti del mare che per quelli dei vulcani. Ma lo sperano non soltanto gli operatori di Stromboli, ma anche quelli dell’intero arcipelago che sono stati in parte danneggiati da una comunicazione che ha prodotto disdette e soprattutto poche prenotazioni per agosto e settembre.
La situazione del turismo a Stromboli
Uno degli oggetti del contendere riguarderebbe anche gli accessi sull’isola tramite i barconi. Secondo quello che emerge si attende il risultato della riunione di domani per poi procedere con una nuova ordinanza di consentire di allargare un po’ le maglie ristrette degli sbarchi sull’isola. Ci sarebbero divergenze con gli operatori sul numero di turisti che possono sbarcare giornalmente sull’isola e anche sui divieti relativi alle escursioni sul vulcano oggi concesse sino ai 100 metri di altitudine.
Nel frattempo Federalberghi, col suo presidente Christian Del Bono, ha inviato una dettagliata richiesta alla Regione e al governo nazionale per chiedere ristori per gli operatori danneggiati. Inoltre, Federalberghi ha chiesto l’esenzione per il 2024 di Imu e Tasi sino a giugno 2025, la sospensione del pagamento dei contributi per i lavoratori e anche lo stop al pagamento delle rate di mutui e dell’Agenzia delle Entrate. Federalberghi ha anche chiesto ristori per i lavoratori autonomi, comprese le guide del vulcano che stanno lavorando molto poco. L’obiettivo è cercare di riequilibrare una stagione compromessa dalla continua attività del vulcano.
Dal sindaco pochi commenti. “Siamo sempre in zona rossa. Domani vedremo cosa deciderà la Commissione grandi rischi. Obiettivamente, secondo i dati dei vulcanologi, il livello di allarme dovrebbe scendere ad arancione. Vedremo cosa decideranno…”.
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