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A Stromboli si è sfiorato un “caso Ischia”. Il sindaco: “C’è piano sicurezza, ma la burocrazia frena tutto”

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A Stromboli si è sfiorato un “caso Ischia”. Il sindaco: “C’è piano sicurezza, ma la burocrazia frena tutto”

Giuseppe Bonaccorsi  |
mercoledì 30 Novembre 2022

Parla il sindaco Gullo: "Il Piano sicurezza per Stromboli c'è da tempo, ma senza interventi abbiamo le mani legate".

Un caso Ischia si è sfiorato pochi mesi fa anche a Stromboli, isola delle Eolie. Dopo il disastroso incendio della notte a cavallo tra il 25 e il 26 maggio, causato probabilmente da un azzardo di una troupe cinematografica che a quota 400 aveva appiccato un fuoco che doveva essere pilotato per effettuare alcune riprese di una fiction – per ironia della sorte chiamata “Protezione civile” – e invece è sfuggito di mano, a settembre l’isola vulcanica è stata colpita un violento nubifragio.

Il nubifragio, come era stato anticipato dagli abitanti strombolani, ha fatto scivolare a valle enormi quantità di fango e detriti del rogo che hanno invaso l’abitato trascinando a mare tutto quello che hanno incontrato, compresi motorini e motoape, i mezzi tradizionali del posto.

Allora si gridò al miracolo per non esserci state vittime. E fu davvero un miracolo, osservando le immagini della devastazione.

L’isola a ogni pioggia finisce nel fango

Ancora adesso a Stromboli, quando piove con una certa intensità, dalla vetta e dai pendii arrivano a valle quantità non indifferenti di fango. Sulla vicenda sono state aperte due indagini della magistratura di Barcellona Pozzo di Gotto, entrambe sinora senza responsabili. Una per individuare le origini delle fiamme appiccate quando sull’isola soffiava un forte vento di Scirocco. La seconda dopo il nubifragio per la mancata manutenzione del suolo dopo l’incendio.

Ma a rendere ancora più paradossale questa vicenda, alla luce del disastro ambientale dell’isola, è la lentezza burocratica e le pastoie tra vari Enti che talvolta impediscono ai sindaci di intervenire con una certa tempestività.

“Noi abbiamo già adesso un piano di interventi di Protezione civile per la messa in sicurezza dell’isola e dell’abitato”, spiega il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, che è stato nominato dalla Regione commissario per l’emergenza dell’isola di Stromboli.

“Nel piano di emergenza per Stromboli abbiamo chiesto all’allora presidente della Regione Nello Musumeci, che oggi è ministro alla Protezione civile, una serie di strutture, compreso un immobile per adibirlo a centro di emergenza. Il ministro ha parlato alcuni giorni fa in conferenza stampa di dotare qualsiasi isola di distaccamenti di enti di emergenza. Noi il Piano per Stromboli lo avevamo fatto molto prima e quindi quello che ha detto adesso il ministro lo avevamo già previsto”.

“Attendiamo che il piano venga approvato”

“Il nostro Piano – continua il primo cittadino dell’arcipelago – è stato già inviato alla Protezione civile. Si tratta di un progetto da 21 milioni di euro per mettere in sicurezza tutta l’isola. Stiamo però aspettando che l’ente di emergenza lo approvi. E’ chiaro che senza il via libera di questo piano non possiamo fare nulla”.

Le somme che avete previsto servono anche per pulire i letti dei torrenti dell’isola, rimuovere gli arbusti bruciati, i massi pericolanti…

“Servono per effettuare tutti gli interventi necessari. Noi non stiamo a dormire. Ci svegliamo alle 8 del mattino e lavoriamo senza sosta sino a sera. Ma senza gli interventi necessari abbiamo le mani legate, spesso da lacci e lacciuoli della burocrazia che ti impongono a rilasciare e trasmettere pareri su pareri che dovrebbero essere rimossi affinché i sindaci vengano messi nelle condizioni di intervenire con i tempi giusti sul proprio territorio di competenza”.

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