Sui rifiuti è scontro totale Rap-Regione, ma a pagare il conto saranno i cittadini - QdS

Sui rifiuti è scontro totale Rap-Regione, ma a pagare il conto saranno i cittadini

Gaspare Ingargiola

Sui rifiuti è scontro totale Rap-Regione, ma a pagare il conto saranno i cittadini

mercoledì 09 Ottobre 2019

Diffida nei confronti dell’azienda del Comune per apportare migliorie al sistema di Tmb. Secondo i sindacati solo ad agosto il trasporto dell’immondizia è costato 1,2 mln di € in più

PALERMO – Tutto fatto, tutto da rifare. Mentre la Rap è impegnata a gestire l’andirivieni dei camion dei rifiuti tra Bellolampo e le discariche dei gestori privati nel catanese, sulla testa dell’azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale piomba un altro macigno: una diffida della Regione ad apportare immediatamente – entro una o massimo due settimane – diverse migliorie al sistema di Trattamento meccanico biologico (Tmb) dei rifiuti.

La lettera del Dipartimento regionale Acque e Rifiuti ha lasciato il presidente della Rap Giuseppe Norata “perplesso ed esterrefatto” perché “le condizioni di criticità anche ambientali della raccolta e smaltimento dei rifiuti sono ben note e sono state rappresentate in ogni sede competente, del Governo e del Parlamento regionale, nonché del Governo e del Parlamento nazionale, e in ultimo evidenziate con chiarezza nella riunione dello scorso 30 settembre convocata presso la Prefettura di Palermo, durante la quale la Regione non ha fatto cenno alcuno a quanto riportato nella diffida”.

“In quel tavolo prefettizio – ha aggiunto il presidente di Rap – vista la presenza di tutti gli organi competenti e autorizzativi le criticità potevano essere perfettamente superate, ma la Regione è rimasta, evidentemente, silente. Considerato che si intendono demandare le responsabilità esclusivamente alla nostra gestione aziendale, per talune affermazioni e prescrizioni si intende far valere le nostre legittime ragioni in tutte le eventuali sedi opportune al fine di contrastare ogni ostacolo pretestuoso alla gestione pubblica dei rifiuti nella città di Palermo”.

E mentre Rap fatica a convincere gli impianti di Motta Sant’Anastasia e Lentini ad accettare i compattatori provenienti da Palermo, sul piazzale di Bellolampo sono stipate circa 30 mila tonnellate di immondizia. In questi giorni è prevista una nuova serie di controlli incrociati (alla partenza e all’arrivo) sui rifiuti con la supervisione del prefetto del capoluogo Antonella De Miro. Nel frattempo, però, le spese lievitano: trasportare i rifiuti fuori Palermo costa, tra trasporto e conferimento, 140 euro a tonnellata e secondo una stima di Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel “per i conferimenti del solo mese di agosto le discariche catanesi hanno emesso fatture pari a 1,2 milioni di euro”.

E adesso le parti sociali invocano l’emergenza nazionale com’è già stato per Napoli e Roma: “C’è sempre amarezza – ha affermato il segretario generale Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano – quando si giunge a invocare l’aiuto del Governo nazionale per risolvere le incompiute della politica siciliana, ma il rischio che ancora una volta a pagare siano solo i lavoratori della Rap e la città di Palermo oggi è concreto. Il ministro dell’Ambiente Costa prenda atto del fatto che, come già accaduto in passato per Napoli e per Roma, anche la quinta di città d’Italia ha esigenza di un temporaneo commissariamento dell’impianto palermitano di Bellolampo, per risolvere con urgenza l’emergenza e per realizzare settima vasca e impianti per la differenziata con iter e procedure velocizzate”.

“È inutile – ha concluso Giordano riferendosi ai contrasti tra Comune e Regione – continuare a spostare la palla delle responsabilità sul campo dell’altro perché c’è solo un terreno ed è quello dei palermitani e di tutti i siciliani amareggiati perché vivono in territori diventati vere e proprie ‘discariche a cielo aperto’, stufi di pagare una Tari eccessiva perché tanti sono i concittadini che non la pagano e irritati nell’assistere a querelle inconcludenti tra le istituzioni”.

Sulla questione ha detto la sua anche il segretario generale Cisl Palermo-Trapani Leonardo La Piana: “Non si può più tollerare il rimpallo di responsabilità, i cittadini invocano servizi adeguati e chiedono di non vedere più la propria città sporca. Da molto tempo chiediamo unitariamente sul fronte della gestione delle partecipate un cambio di passo. Se si fossero rispettati i tempi degli impegni assunti oggi avremmo la settima vasca a Bellolampo e invece registriamo i continui ritardi accumulati dal governo regionale sul tema dell’impiantistica e purtroppo i non adeguati tempi di concretizzazione dell’incremento della raccolta differenziata da parte di Rap e Comune di Palermo. Bisogna dunque discutere di soluzioni immediate e definitive”.

Nessuno, però, parla dei termocombustori, impianti che trasformano gli rsu in energia e che in Italia e in Europa sono già realtà. Qui si continuano a preferire le discariche, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017