Talenti del RdC, in Sicilia in 40 a corsi per addetto export - QdS

Talenti del RdC, in Sicilia in 40 a corsi per addetto export

Michele Giuliano

Talenti del RdC, in Sicilia in 40 a corsi per addetto export

mercoledì 16 Marzo 2022

Iniziativa Ice (Agenzia per promozione all’estero e internazionalizzazione imprese italiane). Non solo un sussidio ma una strada per ripartire nel mondo del lavoro

PALERMO – Non solo un sussidio, ma una strada per ripartire nel mondo del lavoro, sfruttando al meglio le proprie competenze e le proprie inclinazioni.
È stato questo lo scopo dell’avviso pubblico per la selezione dei partecipanti ai corsi “i talenti del reddito di cittadinanza in azione: progetto ri-parti con l’export”-“Corso in Marketing Internazionale e Digitale (Addetto Export)”. Sono in 40 i candidati ammessi in Sicilia, che potranno adesso svolgere un colloquio attitudinale, per accertarne l’interesse, la motivazione e la disponibilità all’effettiva partecipazione.

Il bando è stato promosso dall’Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e da Anpal Servizi. I due enti hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la promozione dell’intervento, rivolto a disoccupati e inoccupati, prioritariamente beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC).

Ha aderito all’iniziativa anche la Pf Gestione mercato del lavoro e servizi per l’impiego (pubblici e privati) della Regione Siciliana, assicurando la collaborazione dei Centri per l’Impiego della Sicilia. Il progetto prevede l’erogazione del corso in marketing internazionale e digitale, per la formazione della figura di addetto export, della durata di circa 420 ore di attività didattica in aula.

Successivamente, qualora le disponibilità finanziarie previste per la realizzazione dell’intervento siano sufficienti e vi fosse un numero adeguato di candidature, gli enti coinvolti sperano di poter replicare, con le stesse modalità, ulteriori edizioni del corso. Lo scopo è quello di fornire ed incrementare le competenze dei partecipanti sui temi dell’internazionalizzazione delle imprese, con l’obiettivo di supportare le Pmi italiane nell’affrontare i mercati esteri.

Il corso è destinato ad un massimo di 32 partecipanti per classe e ad un minimo di 20. I candidati devono avere la cittadinanza italiana o di altro stato membro dell’Ue o di altro stato extracomunitario, purché regolarmente soggiornante in Italia. Nel caso di cittadini di stati membri dell’Ue o di altri Stati extracomunitari è necessaria un’adeguata conoscenza della lingua italiana; ancora, devono essere beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC), oppure disoccupati e inoccupati regolarmente in carico presso dai Centri per l’Impiego della Regione Siciliana.

Visto l’argomento del corso, bisogna essere in possesso del titolo di studio di scuola secondaria superiore e avere una buona conoscenza della lingua inglese: almeno pari al livello B1-QCER Quadro Comune Europeo di riferimento. La figura che sarà formata dal corso è molto interessante perché guarda ad un settore trasversale all’intero mondo del lavoro in continua evoluzione. L’addetto export è colui che si occupa di coordinare, gestire e monitorare tutte le spedizioni all’estero, che possono avvenire via terra, via mare o via aerea. Ancora, è di sua responsabilità anche l’adempimento di tutte le pratiche burocratiche e amministrative del caso, così come il rimanere in contatto con clienti, agenti e fornitori. Trova un suo spazio all’interno di aziende con un reparto logistica e trasporti. Ne sono un esempio le ditte di spedizioni internazionali, le agenzie marittime e quelle doganali. Ma anche le compagnie aeree cargo. Più in generale, ormai saper gestire i rapporti con aziende che vanno al di fuori dei confini internazionali è diventata una esigenza anche nelle medie aziende, che non possono permettersi di limitare il proprio orizzonte lavorativo. In Sicilia il reddito di cittadinanza rappresenta oramai un “pilastro” del reddito di molte famiglie. Nel 2021 nell’Isola, secondo i dati resi pubblici dall’osservatorio sul reddito e pensione di cittadinanza dell’Inps, sono stati 281.686 i nuclei familiari che hanno usufruito dell’ammortizzatore sociale, coinvolgendo in tutto 702.078 persone, per un importo medio mensile di 626,45 euro.

Rispetto al 2020, quasi 31 mila nuclei in più hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza. Per dare una misura al fenomeno, basta confrontare i dati con quelli della regione Lombardia, che conta circa il doppio della popolazione dell’Isola: nel 2021 hanno fruito il reddito di cittadinanza 138.734 nuclei, per un totale di 301.579 persone, e un valore medio mensile di 506,51 euro. Dal 2020 al 2021, l’aumento è stato di circa 11 mila nuclei. Un confronto impietoso, che mostra come la povertà del territorio siciliano è evidentemente ad un livello assolutamente drammatico, nonostante gli svariati tentativi delle istituzioni di mettere una pezza a questa che è una situazione dalla quale sembra impossibile tirarsi fuori. Il raffronto risulta meno rilevante se si guarda alla pensione di cittadinanza: in questo caso in Lombardia a fruirne, nel 2021, sono stati 18.262 nuclei, per un totale di 20.088 persone coinvolte e un importo medio mensile di 263,69 euro, mentre in Sicilia sono stati 25.680, per un totale di 29.515 persone e 270,34 euro. Tra 2020 e 2021, in Lombardia, l’incremento è stato di meno di mille unità, mentre in Sicilia si attesta sui 2 mila.

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