A Catania la Tari più alta, è il doppio della media nazionale - QdS

Tari, a Catania la tariffa più cara d’Italia: in città si paga il doppio della media italiana

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Tari, a Catania la tariffa più cara d’Italia: in città si paga il doppio della media italiana

Redazione  |
venerdì 25 Novembre 2022

Una cifra esorbitante quella pagata ai piedi dell'Etna da parte dei cittadini catanesi. Rispetto al 2021 il costo è cresciuto del 18%.

Una famiglia siciliana, nel 2022, paga in media 396 euro di tassa per i rifiuti, una cifra decisamente rispetto ai 314 euro della media nazionale. La tariffa, inoltre, registra notevoli oscillazioni nelle varie città isolane.

Catania, le cause del rialzo della Tari

A Catania, in particolare, si paga la Tari più alta della Sicilia e dell’intero Paese, con un esborso di 594 euro. Rispetto al 2021, poi, alle pendici dell’Etna la tassa sui rifiuti è incrementata del 17,9% rispetto all’anno 2021, quando si pagava la già consistente cifra di 504 euro.

L’aumento della Tari a Catania è stato deliberato lo scorso settembre, con il Consiglio comunale etneo che ha agito per scongiurare ulteriori gravi conseguenze sui già disastrati conti comunali. Una necessità a più riprese ribadita dall’ex sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi.

Tari, gli altri costi in Sicilia

Restando in Sicilia, la seconda città più “cara” per quanto riguarda il pagamento della Tari è Messina con 459 euro. Seguono, poi, Agrigento con 427 euro, Siracusa con 413 euro e Trapani con 412 euro, tutte sopra la “soglia” dei 400 euro.

Al di sotto troviamo Ragusa che si “ferma” a 399 euro e Palermo con 318 euro. La Tari meno cara si paga nell’entroterra siciliano, a Enna e Caltanissetta, dove si registrano rispettivamente le cifre di 276 euro e 264 euro.

Nel capoluogo nisseno viene evidenziata una decrescita consistente del costo della Tari, pari a -17,4%. Caltanissetta è uno dei 27 capoluoghi d’Italia dove è avvenuta una diminuzione delle tariffe, mentre in altri 63 è avvenuto un incremento dei costi.

La raccolta differenziata nell’Isola

Per quanto riguarda, invece, la raccolta differenziata, in Sicilia la media a livello regionale è del 42,3% rispetto al 63% della media nazionale.

In questo ambito spicca la città di Agrigento che si distingue con il suo 72%. La città peggiore della Sicilia è Catania, dove la raccolta differenziata viene rispettata soltanto per il 9,7%.

Un commento

  1. Pasquale Russo ha detto:

    Un vero schifo le strade aspettano la pioggia così tutto va nei tombini e poi finisce in mare, nessuno fa niente solo parole.

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