Teresa Letizia Bontà, la fotografia che si fa donna - QdS

Teresa Letizia Bontà, la fotografia che si fa donna

Irene Milisenda

Teresa Letizia Bontà, la fotografia che si fa donna

sabato 01 Ottobre 2022

La fotografa licatese si racconta al QdS. Per Teresa la fotografia rappresenta tutto, lo specchio della sua anima, il rifugio perfetto per ritrovare se stessa

“Parlare di fotografia senza emozionarmi, o senza riuscire a capire che la fotografia stessa ha rappresentato e rappresenta per me ogni giorno una cura dell’anima, mi è praticamente impossibile”.
Si presenta così Teresa Letizia Bontà fotografa licatese affermata, che ha già esposto in diverse biennali d’arte in giro per l’Europa, a breve alcune delle sue opere verranno esposte alla Biennale di Roma, e di recente ha abbracciato l’esperienza lavorativa alla 79esima Mostra di Venezia.

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In esclusiva per il Qds ci ha raccontato il suo lavoro, ancora visto da tanti come un mestiere prettamente maschile, ma per Teresa la fotografia rappresenta tutto, lo specchio della sua anima, il rifugio perfetto per ritrovare se stessa e per raccontare, dall’occhio femminile, i tanti problemi di questa Società. Degli scatti in bianco e nero, una luce che illumina il soggetto della fotografia per rimarcare il tema scelto, non sono solo fotografie quelle di Teresa Letizia Bontà, ma sono davvero delle proprie opere d’arte.

“Ho scelto di raccontare attraverso i miei scatti, spesso in bianco e nero, una fase della mia vita vissuta in maniera molto forte e impattante, soprattutto a livello interiore. La fotografia è stata ed è una passione che ho avuto sin da piccola, ma che purtroppo non ho mai potuto sviluppare seriamente, durante il periodo della separazione, mi rifugiavo dentro la fotografia, e ho scoperto la Donna che ero e la Donna che sono”.

Molti lavori presentati e che si sono rivelati di successo sono nati durante il periodo del lockdown. Tra i suoi temi preferiti non mancano le persone, e la sua attenzione si concentra sulla Donna, di fatti molti scatti ritraggono donne con il volto coperto, donne dentro una fossa, donne con la bocca tappata o rannicchiate su stesse.
In quel periodo è nato il progetto Time, ci racconta Teresa. Mi sento vicina alle donne, e mi sento vicine a tutte quelle donne che non hanno voce. Ogni giorno sentiamo parlare di femminicidio, e io con i miei scatti non voglio fare paura, ma voglio che siano un monito per tutte quelle donne che non hanno il coraggio di denunciare, e voglio che siano un monito per le Istituzioni affinchè ogni giorno venga affrontato il tema, e si parli della vittima e non del suo carnefice”.

Teresa, adesso vive a Venezia, ma ama la sua terra, e quando può torna, scende in strada e racconta con la sua macchina fotografica la sua Sicilia.
“La mia Sicilia è fimmina, rimarca la Bontà, ma scusami se lo dico è una grande puttana, una terra che è stata venduta, svenduta, maltrattata, anche e soprattutto da chi ci vive, che non ha la capacità di apprezzare questa Terra bellissima. Io amo la mia terra, con i miei scatti voglio raccontarla negli usi, costumi, nelle scene quotidiane, ma anche e soprattutto in quei temi che ancora rappresentano dei tabù”.

Nell’estate del 2018 ha realizzato un servizio fotografico a Palma di Montechiaro (Ag) dove ha osato, è andata oltre sfondando il muro dei tabù, il bacio tra due donne davanti alla chiesa che ha suscitato parecchio scalpore da parte della popolazione, perché, per Letizia, l’Amore è…, l’amore ha mille facce, l’Amore va oltre stereotipi e pregiudizi.

“Non è semplice in Sicilia fare un servizio di questa portata nè tanto denudarsi così tanto in una società che più passa il tempo più diventa sterile nei confronti dell’amore, ho apprezzato la delicatezza di chi era attorno a me, di chi ha vissuto questo momento con passione ma soprattutto per una volta con normalità perché sembra assurdo ma occorre lottare per essere liberi di esprimere la propria normalità”, ha concluso Teresa Letizia Bontà.

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