Avanza il progetto dei termovalorizzatori in Sicilia: i lavori dovrebbero iniziare entro il 2026. A rivelarlo, nel corso di un’audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, è il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
“La gestione commissariale che presiedo ha l’obiettivo di accelerare il completamento della rete impiantistica regionale, favorire il recupero energetico e garantire la sostenibilità ambientale, nel rispetto della normativa europea e nazionale sulla gestione dei rifiuti e sull’economia circolare”, ha commentato il governatore siciliano.
Termovalorizzatori, il progetto e l’avvio dei lavori nel 2026
“La norma frutto di un proficuo confronto tra Governo nazionale e regionale ha contemplato da un lato la scelta della realizzazione di termovalorizzatori a iniziativa pubblica per la valorizzazione energetica e la gestione del ciclo dei rifiuti nella Regione Siciliana, dall’altro lo stanziamento di 800 milioni di euro derivanti dal Fondo sviluppo e coesione quale finanziamento pubblico per garantire un più basso impatto sulla tariffa dei cittadini della modernizzazione e razionalizzazione del sistema” aggiunge Schifani.
“La gestione dei rifiuti rappresenta una delle sfide ambientali più rilevanti per la Regione, caratterizzata da una storica dipendenza dalle discariche e da un sistema impiantistico non adeguatamente sviluppato. In questo contesto la realizzazione di due termovalorizzatori nei comuni di Palermo e Catania, finanziati nel limite complessivo di 800 milioni di euro nell’ambito dell’Accordo Coesione Fsc 2021-2027, si inserisce come un’azione strategica volta a modernizzare il ciclo dei rifiuti, garantendo una riduzione significativa del conferimento in discarica e un efficiente recupero energetico”, sottolinea Schifani.
“I due termovalorizzatori costituiscono gli elementi chiave per raggiungere l’obiettivo di ridurre drasticamente la percentuale di rifiuti destinati alle discariche, come richiesto dalla Direttiva Ue 2018/850, che prevede un limite massimo del 10% di rifiuti conferiti in discarica entro il 2035“.
Il progetto dei termovalorizzatori in Sicilia, dal 2026 i lavori
“Le aree scelte per la realizzazione dei termovalorizzatori sono le seguenti: Palermo, nell’area di Bellolampo, già sede di un impianto di trattamento meccanico-biologico, riducendo così i costi logistici e ottimizzando la gestione dei rifiuti urbani della Sicilia Occidentale; Catania, all’interno della zona industriale di Pantano D’Arci, area strategicamente collegata alle principali reti infrastrutturali per la gestione ottimale del bacino di rifiuti della Sicilia Orientale. Il cronoprogramma relativo alla realizzazione dei due impianti prevede la consegna e l’inizio dei lavori di costruzione entro la fine del 2026“, ha spiegato Schifani.
Una svolta per la gestione dei rifiuti
“(I termovalorizzatori, ndr) Consentiranno di superare le condizioni di fragilità del sistema di gestione dei rifiuti urbani nella Regione, assicurare il completamento della rete impiantistica integrata nel rispetto delle migliori tecniche disponibili, smaltire la fase residuale proveniente dalla gestione dei rifiuti, compresi quelli generati nell’ambito delle attività di riciclaggio o di recupero che risultino non più recuperabili, ridurre i movimenti di rifiuti azzerando del tutto il trasferimento fuori regione, adottare metodi e di tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell’ambiente e della salute pubblica”, aggiunge Schifani.
Il supporto di Invitalia
“Considerata l’importanza strategica dei termovalorizzatori nella gestione del ciclo dei rifiuti in tutto il territorio della Regione, ho ritenuto di dovermi avvalere dell’Agenzia nazionale per l’Attrazione degli investimenti e lo Sviluppo d’impresa – Invitalia in qualità di centrale di committenza, mediante la sottoscrizione di un’apposita convenzione, stipulata il 15 gennaio 2025 al fine di accelerare la realizzazione dei suddetti termovalorizzatori”, ha aggiunto Schifani durante l’audizione sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.
“Invitalia mi supporterà nello svolgimento delle seguenti attività: una procedura sopra soglia comunitaria per l’affidamento dei progetti di fattibilità tecnico-economica di entrambi i termovalorizzatori, corredato da un piano economico finanziario di massima relativo alla gestione degli impianti; una procedura sopra soglia comunitaria per l’affidamento dei servizi di verifica della progettazione avente ad oggetto il progetto di fattibilità tecnico-economica e il progetto esecutivo dei termovalorizzatori; procedure di affidamento sopra soglia tramite appalto integrato per la realizzazione dei termovalorizzatori e della conseguente gestione”.

