Per i termovalorizzatori bisogna ancora attendere e nel frattempo si continua a portare la spazzatura siciliana fuori.
Mentre la questione termovalorizzatori si accinge a trasferirsi dentro le aule dei tribunali, dove verranno esaminati i ricorsi di quanti ritengono gli investimenti decisi dal governo Schifani non in linea con le richieste Ue sulla riduzione delle emissioni in atmosfera, la Sicilia continua ad avere bisogno di portare fuori dall’isola i rifiuti che produce: l’ultimo provvedimento che autorizza le spedizioni all’estero ha come meta nuovamente il Nord Europa, la Svezia per l’esattezza.
A occuparsi del trasporto sarà invece un’impresa toscana.
Dalla Sicilia alla Svezia, la nuova esportazione dei rifiuti dall’Isola
Il decreto firmato dal dirigente Francesco Arini – referente per la Regione Siciliana in materia di spedizioni transfrontaliere al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – e dal dirigente generale Arturo Vallone riguarda i rifiuti indifferenziati in uscita dall’impianto di trattamento meccanico-biologico di Sicula Trasporti a Lentini.
La società, che nel 2020 è stata sequestrata dal tribunale di Catania nell’ambito dell’inchiesta Mazzetta Sicula e che la scorsa estate ha portato alle condanna in primo grado dei proprietari – i fratelli Antonello e Salvatore Leonardi – gestisce il Tmb di riferimento per quasi metà dei comuni dell’isola. Di recente, Sicula Trasporti è tornata al centro dell’attenzione dopo l’arresto di Salvatore Virgillito, uno dei tre amministratori giudiziari nominati dal tribunale. Virgillito è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per vicende riguardanti la gestione di un’impresa confiscata a un soggetto appartenente alla mafia barcellonese.
Già più volte destinataria di provvedimenti che autorizzano l’export, Sicula Trasporti stavolta affiderà i rifiuti alla World Recycling, società con sede a Lucca e riconducibile, tramite la Clar Holding, all’imprenditore Raffaello Cortopassi.
Il via libera è stato dato a 280 spedizioni, con l’ultima partenza fissata per il 29 novembre. L’impianto di destinazione sarà il termovalorizzatore di proprietà della Navirum Energi Ab, a Norrköping, in Svezia.
Le quantità
Nel complesso le spedizioni serviranno a portare fuori dalla Sicilia 7500 tonnellate di rifiuti indifferenziati. La richiesta della World Recycling, nelle vesti di notificatore, era arrivata a fine marzo dello scorso con trasmissione del dossier contenente i dettagli delle future spedizioni.
La stessa documentazione è stata trasmessa a tutte le autorità competenti nei vari paesi di transito, oltre che, chiaramente, quello di destinazione.
Espliciti consensi sono arrivati da Belgio, Lituania e Svezia, mentre per Francia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Norvegia, Danimarca, Polonia, Lettonia, Estonia, Finlandia e Regno Unito, “considerato che nel termine di trenta giorni dalla data di trasmissione della conferma di ricevimento non è stata sollevata alcuna obiezione, si presume – si legge nel decreto della Regione – la tacita autorizzazione”.
Dopo essere stati caricati al porto di Augusta, i rifiuti viaggeranno via nave nave. Dai documenti allegati al decreto si ricava un’informazione riguardante un transito da Fos-sur-Mer, località portuale della Francia, che si trova a ovest di Marsiglia.
Le prescrizioni
“Il notificatore e le altre imprese interessate dalla spedizione di rifiuti o dal loro recupero o smaltimento – viene specificato nel provvedimento come da prassi – dovranno adottare i provvedimenti necessari per garantire che tutti i rifiuti spediti siano gestiti senza pericolo per la salute umana e secondo metodi ecologicamente corretti per tutta la durata della spedizione e durante il recupero o lo smaltimento. Si dovrà, altresì, durante tutte le fasi del trasporto, far ricorso a opportuni sistemi di contenimento tali da evitare ogni possibile rischio di sversamenti, spargimenti, contaminazione o contatti con l’ambiente”.
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