Per l’occupazione dello spazio pubblico “confermata” la spesa di 350 euro per un anno. Cala da 300 a 50 euro il deposito di cauzione per ottenere un bancone nell’area
TRAPANI – La crisi della pesca, e quindi degli operatori locali che ne fanno parte, spinge il Comune di Trapani a rivedere le tariffe per chi utilizza una postazione all’interno del mercato rionale.
L’unica vera novità è quella del deposito cauzionale che cala drasticamente rispetto alla cifra che aveva introdotto l’allora commissario straordinario che reggeva il Comune, Franco Messineo. Cancellata la cifra che era stata fissata in 300 euro.
Il sindaco Giacomo Tranchida ha deciso di muoversi in questa direzione abbattendo ad appena 50 euro la somma da stanziare. Stiamo parlando del deposito per l’utilizzo del bancone a garanzia delle obbligazioni che ha l’operatore nei confronti del Comune. Confermata invece la tariffa per l’occupazione di una postazione per il suolo pubblico: per un anno si dovrà pagare 350 euro.
“Questa amministrazione comunale – scrive la giunta nella delibera di modifica delle tariffe – intende valorizzare l’attività del mercato ittico al dettaglio, concentrando la vendita del pescato al suo interno, allo scopo di assicurare un migliore equilibrio tra offerta e domanda, a salvaguardia dei livelli occupazionali del settore pesca ed altresì, garantire un’attività di controllo sulla qualità dei prodotti offerti ai consumatori, sia in senso organolettico che igienico sanitario”.
Attorno a questa struttura ci sono stati vari cambiamenti negli ultimi anni. Ad esempio è entrato in vigore il nuovo regolamento che determina anche l’assegnazione dei posti e delle licenze di vendita di prodotti ittici. Per riuscire però ad adottarlo ci sono stati non pochi problemi soprattutto sul piano dei controlli.
Un testo che il consiglio comunale ha approvato, dopo un ampio dibattito e ripetute elaborazioni a conferma della delicata questione. Questo regolamento, che venne approvato dalla giunta dell’allora sindaco Vito Damiano, prevede l’installazione di 64 banchetti per gli operatori e diversi lavabi per la pulizia delle mani.
Al riguardo c’è da dire che proprio recentemente, dopo qualche rinvio dovuto alla mancanza di fondi necessari, l’amministrazione comunale ha proceduto all’acquisto di diverse attrezzature indispensabili per un adeguato ed efficiente funzionamento del mercato ittico con una spesa complessiva di circa 80 mila euro.