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Trapani, morta la donna che denunciò lo scandalo Asp. Faraone: “Ha combattuto contro l’indifferenza”

Trapani, morta la donna che denunciò lo scandalo Asp. Faraone: “Ha combattuto contro l’indifferenza”
FOTO INVIATA DA CLAUDIA MARCHETTI. Ospedale di Marsala, caso referti istologici in ritardo all’Asp di Trapani

“Sono stato al suo fianco – aggiunge il vicepresidente della Camera dei Deputati – e sono stato orgogliosamente il suo ‘moschettiere’, come mi ha ripetuto tante volte” – aggiunge il vicepresidente della Camera dei Deputati Giorgio Mulè

“Stanotte se n’è andata dopo una lunga battaglia, e dopo una storia che non avrebbe dovuto mai diventare un ‘caso di malasanità’. Maria Cristina Gallo non ha combattuto solo contro un tumore raro e feroce. Ha combattuto contro l’indifferenza, contro i ritardi, contro quel rimpallo di responsabilità che troppo spesso uccide più della malattia stessa”. Lo scrive sui social Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, a proposito della scomparsa della professoressa di Mazara del Vallo che denunciò i ritardi nella consegna dei referti istologici da parte dell’Asp di Trapani. “Per mesi ha atteso un referto istologico, otto mesi. E in quei mesi non ha smesso di parlare, di denunciare. Diceva: ‘Non mi faccio sopraffare dalla rabbia, perché è un sentimento distruttivo. Voglio promuovere il bene, dare senso a tutto questo male’. Maria Cristina non chiedeva vendetta, chiedeva giustizia. Oggi la salutiamo con dolore, ma anche con gratitudine. Perché nella sua voce, ferma e lucida fino alla fine, c’è il grido di tanti malati che non hanno voce. E sta a noi far sì che quel grido non resti inascoltato. Ciao Maria Cristina. La tua battaglia continua”, conclude.

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Asp Trapani, Mulè e l’addio a Cristina: “Implacabile guerriera dolcissima”

“Cristina Gallo ci ha lasciati. È stata una mamma tenerissima, una moglie esemplare, un’insegnante innamorata. È stata una combattente irriducibile. Non il caso e neppure la fatalità hanno deviato il corso della sua esistenza: Cristina è diventata simbolo, suo malgrado, di uno di quei casi che si definiscono di malasanità. Pur essendo provata dalla sofferenza, non si è mai arresa. Ha combattuto la malattia e insieme una battaglia per cercare verità e giustizia. Ha combattuto soprattutto per aiutare gli altri”. Lo scrive sui canali social il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Giorgio Mulè, a proposito della scomparsa della professoressa di Mazara del Vallo che denunciò i ritardi nella consegna dei referti istologici da parte dell’Asp di Trapani.

“Sono stato al suo fianco – aggiunge il vicepresidente della Camera dei Deputati – e sono stato orgogliosamente il suo ‘moschettiere’, come mi ha ripetuto tante volte. Oggi piango la morte di un’amica e di una implacabile guerriera dolcissima. Abbraccio Giorgio che con il suo amore è stato con i figli la vera àncora di Cristina. Per consegnare a tutti un briciolo della straordinaria persona che era, riporto un messaggio che ho ricevuto da Cristina quando era già consapevole che il suo destino era segnato: ‘… Purtroppo… se io avessi avuto il referto del mio banale fibroma subito non avrei avuto metastasi, non sarei stata al quarto stadio, con il rischio di morire … tuttavia il bene che ne verrà mi da’ sollievo e spero ci sia anche giustizia. Speriamo tutto questo possa servire a cambiare le cose… per i nostri figli e per chi non ha voce’”. “Addio, Cristina. Il tuo ‘moschettiere’ continuerà insieme a te la battaglia. Implacabile, stanne certa”, conclude Mulè.