Marchese durante la protesta contro i rincari a Trapani: "Bollette per medie e piccole imprese fino al 14mila euro".
Sono scesi in piazza lunedì 17 ottobre Cgil Trapani, Uil e CNA provinciale. Univoca la voce di sindacati a Trapani, organizzazioni di categoria, sindaci e amministratori ai vari livelli di Governo: basta con il caro bollette che sta mettendo in ginocchio famiglie e imprese.
Si parla infatti di oltre mille euro di bollette per attività commerciali e di ristorazione e in alcuni casi, per le società più grandi, di molte migliaia di euro. Un rincaro di prezzi che se non si arresta nel breve termine, porterà alla chiusura di molte attività e al licenziamento. Per non parlare della minore spesa dei nuclei familiari e delle difficoltà economiche di chi “gode” di una pensioncina.
Caro bollette, situazione insostenibile: si scende in piazza a Trapani
Una situazione non più tollerabile principalmente nel Meridione. Assieme alle sigle sindacati e alle associazioni di categoria, presenti i sindaci e gli amministratori dei 25 Comuni trapanesi per chiedere a gran voce, dinanzi il Palazzo di Governo territoriale, una immediata soluzione al continuo aumento delle bollette, dell’energia, del gas, sommato al rincaro delle materie prime e della benzina (che già aveva messo a dura prova i consumatori nei primi mesi dell’anno e dopo, per di più, una forte crisi dovuta alla pandemia da Coronavirus).
La segretaria Cgil, Liria Canzoneri, ha aperto il pubblico confronto nella Piazza della Prefettura: “Chiediamo l’attuazione di politiche economiche immediate e azioni per agevolare il difficile percorso che attende imprese, lavoratori e pensionati. Bisogna porre un limite al prezzo dell’energia. Qui sarà fondamentale l’intervento del Governo Nazionale”.
“È impensabile questo continuo aumento di prezzo della bolletta a cui le persone non possono più fare fronte. Puntiamo altresì sul ‘fondo di solidarietà’ – prosegue la segretaria trapanese della Cgil – per le famiglie disagiate che nel territorio provinciale sono tante. Inoltre, per coloro che non riescono a far fronte al pagamento delle bollette e che si vedono tagliata la luce, chiediamo il blocco e la rateizzazione delle stesse. Ma ciò non basta: ci vogliono interventi strutturali per ridare la capacità di spesa alle famiglie, attraverso l’aumento dei salari, la creazione di posti di lavoro, l’aumento delle pensioni. Ciò porterebbe ad una ripresa economica”.
Bollette, “Si rischiano aumenti fino al 500%”
Alla segretaria Canzoneri ha fatto eco il segretario provinciale della Confederazione Nazionale Artigiani, Francesco Cicala, presente in piazza in rappresentanza delle piccole e medie imprese. “La situazione che abbiamo già di fronte è drammatica. Si parla di un aumento delle bollette del 300% per artigiani, industrie e in alcuni casi agricoltori. Se non si ferma questa situazione a dicembre si arriverà a un rincaro del 500%”.
Preoccupato anche il segretario provinciale della Uil Tommaso Macaddino: “Il nostro sindacato è vicino ai lavoratori e agli imprenditori, nonché ai pensionati che si trovano con una pensione da fame e con una crisi che attanaglia le spese delle famiglie. Non bastano i bonus di 150 o 200 euro, ci vogliono urgenti interventi strutturali per calmierare i prezzi di luce e gas”.
Poi Cgil, Uil e CNA sono stati ricevuti dal Prefetto Filippina Cocuzza per presentare una piattaforma di proposte che finiranno nelle mani del Governo regionale e nazionale, dove si giocherà la partita più importante e decisiva per trovare una soluzione alla crisi economica attuale.
Trapani VS caro bollette, l’appello: “Tutelare il sistema Paese”
Tra i sindaci presenti c’era anche Giacomo Tranchida, che guida il capoluogo trapanese. Il primo cittadino ha espresso i suoi timori a nome dei colleghi presenti alla manifestazione: “In vista della stagione fredda, crescono le preoccupazioni di chi teme che il costo dell’energia possa subire ulteriori incrementi, causando danni irreparabili a imprenditori e famiglie. Motivo per cui sosteniamo la battaglia volta a ottenere deroghe fiscali e sostegni contestuali per chi non riesce a pagare le bollette e, nel caso dei datori di lavoro, rischia di dover chiudere i battenti licenziando onesti lavoratori”.
“È il sistema Paese che va tutelato – ha aggiunto – onde evitare che, dopo la tremenda pandemia che ha già duramente colpito i cittadini, siano ora le bollette e il caro energia a causare licenziamenti e povertà. Parimenti, per le popolazioni colpite dalle recenti alluvioni a Trapani e Misiliscemi, auspichiamo che lo Stato voglia intervenire a sostegno di cittadini e operatori commerciali tanto con provvedimenti derogatori su tasse e imposte, quanto con appositi ristori”.
Marchese (CNA): “Situazione fuori controllo”
La testimonianza più lampante l’ha manifestata Giovanni Marchese, vice presidente CNA: “Siamo in piazza per lanciare un appello alle istituzioni facendo capire che le attività produttive non riescono più a sostenere questi rincari. La situazione è andata fuori controllo. Ci sono aziende che a luglio hanno ricevuto bollette di 14mila euro, quando nello stesso periodo dell’anno scorso avevano ricevuto 2.800 euro di bolletta. Non sono costi accettabili e sostenibili. Le attività sono al collasso, soprattutto le piccole imprese. Panifici, bar, non sono in grado di pagare e sono costretti a chiudere”.
Anche i partiti in protesta a Trapani contro il caro bollette
Anche alcuni partiti hanno aderito alla manifestazione provinciale, come PD e Europa Verde. Quest’ultimo ha richiesto più volte l’utilizzo immediato del 100% degli extraprofitti delle aziende energetiche per sostenere i cittadini e le imprese e l’incremento delle energie rinnovabili.
Grande assente la Cisl, che ha espresso un parere sulla vicenda: “Riteniamo che le manifestazioni di piazza siano uno strumento legittimo ma del quale non abusare. Ecco perché abbiamo deciso di non partecipare alla manifestazione contro il caro bollette a Trapani. Non è il momento di scendere in piazza ma di cercare il dialogo e il confronto”, ha dichiarato il segretario generale Cisl Palermo-Trapani Leonardo La Piana.
Sindacati e organizzazioni di categoria, intanto, si danno appuntamento il 7 novembre a Palermo dove si terrà un’ulteriore mobilitazione regionale sul caro bollette.