Tranchida e le tasse: “Serve cambio di rotta culturale” - QdS

Tranchida e le tasse: “Serve cambio di rotta culturale”

Tranchida e le tasse: “Serve cambio di rotta culturale”

venerdì 02 Ottobre 2020

Bilancio, agevolazioni fiscali e strategia di sviluppo, l’intervista del Qds al primo cittadino. “Tolleranza zero sull’evasione fiscale. Rifiuti, obiettivo è portare differenziata al 65%”

TRAPANI – Il bilancio 2020 è in cassaforte. Il consiglio comunale di Trapani l’ha approvato a larga maggioranza e la giunta si è già messa all’opera per il piano economico di gestione.

I dirigenti avranno così, a stretto giro di posta, le risorse per intervenire nei loro settori di competenza. Macchina comunale a pieno regime, dunque, e con una politica fiscale che continua ad affrontare gli effetti negativi della pandemia, ma con un progetto che guarda avanti. C’è una strategia che accompagna le agevolazioni Tari ed Imu che l’amministrazione ha definito e che l’aula consiliare ha approvato, prima di dare il via libera definitivo allo strumento finanziario. Il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, intervistato dal QdS, mette prima i paletti: “Si tratta di misure una tantum per il 2020, salvo altre provvidenze regionali e statali future”. E poi rilancia: “Il servizio di raccolta dei rifiuti ha un costo che va onorato da tutti ed in rapporto alla capacità di produzione dei quantitativi e della tipologia stessa dei rifiuti. La strategia consta nel diminuire il costo complessivo del servizio di raccolta e di smaltimento”.

Strada obbligata quella che indica il primo cittadino: “Obiettivo che può essere raggiunto potenziando la differenziata, siamo quasi al 65% e per la parte residua, secco ed umido, nella valorizzazione”. Il sindaco delinea il quadro di riferimento attuale: “I fatti e gli effetti vanno già in questa direzione. Abbiamo abbassato del 10% la Tari nel 2019 e di un ulteriore 10% per il 2020. In particolar modo per le utenze domestiche”. La vera sfida sarà quella dell’anno prossimo. “Sarà decisivo – sottolinea Tranchida –. Aspetteremo ancora qualche mese per capire quali altre azioni di sgravio possiamo mettere in campo. Ovviamente a tali sgravi si sommano, in favore dei cittadini virtuosi, le premialità per la raccolta differenziata nei Centri Comunali e per l’impiego delle compostiere domestiche”. Strategia che deve superare però qualche intralcio: “Il danno, per svariate centinaia di migliaia di euro, è conseguente al costo dei servizi aggiuntivi per la bonifica e lo smaltimento delle discariche abbandonate ed il recupero dei rifiuti abbandonati”. Da qui l’appello di Tranchida ad una svolta culturale in città: “Abbiamo potenziato i controlli. Ma fino a quando non ci sarà una presa di coscienza collettiva, la comunità pagherà prezzi enormi per atti incivili e delinquenziali”.

Il sindaco è perentorio: “Non bastano 1.000 Vigili Urbani. Non bastano i volontari per controllare. Il cittadino deve essere vigile delle proprie tasche, oltre che della pulizia e del decoro della propria città. La fiscalità locale serve, in generale, a garantire l’erogazione dei servizi minimi. Segnalo, al riguardo, che i trasferimenti statali si assottigliano sempre di più”. Tasse in cambio di servizi efficienti. Ma le tasse vanno pagate. Tranchida taglia corto: “Chi evade frega il vicino di casa e gioca con le nostre tasche. Così non va. Dunque, tolleranza zero”. Anche in questo caso con una strategia: “Abbiamo avviato l’esternalizzazione del servizio Tributi e sgonfiato la naturale vocazione all’esenzione a spese dei contribuenti. Mi spiego meglio. Parte adesso il baratto amministrativo a valere sullo sgravio 2019, con prestazioni lavorative in favore della comunità per i beneficiari degli stessi sgravi. è anche un fatto di dignità per i diretti interessati”.

I conti devono quadrare non soltanto dal punto di vista finanziario ma anche sociale. Il sindaco è fiducioso. Il sistema Trapani può ripartire: “Puntando decisamente sulla valorizzazione della destinazione… aria salutare, buon clima, riscoperta del vivere bene, di una città, di un territorio bellissimo ed a misura d’uomo. Il virus ci ha insegnato che la vita è una sola e va vissuta”. Ancora strategia: “Il territorio, le sue bellezze, l’aria, il mare, il buon cibo e poi all’orizzonte la valorizzazione anche portuale europea di una città al centro del Mediterraneo. Anche da tanto e su tanto si declinano visioni e prospettive”.

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