Trapani, una città da liberare... dal treno - QdS

Trapani, una città da liberare… dal treno

Vito Manca

Trapani, una città da liberare… dal treno

sabato 21 Novembre 2020

Un progetto che punta a liberare Trapani da un fardello insopportabile in tempi di modernità. Prevista la cancellazione di tre passaggi a livello, intervento che il territorio chiede da tempo

TRAPANI – Un appuntamento con la storia. Con una parola, sbrigativa, sintetica: sottovia.

Ma a Trapani sa di rivoluzione, di cambiamento epocale, perché punta a liberare la città da un fardello sempre più insopportabile in tempi di modernità. Di essere spezzata in due da una linea ferrata. Di doversi fermare, più volte, nella giornata, per far passare un treno spesso vuoto che ha come destinazione finale Palermo.

Il progetto c’è e vale oltre 15 milioni di euro. C’è la scelta definitiva. Quella della realizzazione del sottovia, che ha avuto la meglio su altre due opzioni in campo: interramento della linea o sovrappasso. Soluzioni bocciate dalla Rete Ferroviaria Italiana.
Tre passaggi a livello da far saltare come birilli nelle vie Ponte Salemi, D’Aneu e Sieli.

Un parere importante, in attesa che arrivino tutti gli altri, che porta la firma della Soprintendenza ai Beni Culturali: “L’area interessata dalle opere in argomento non presenta rilevante interesse archeologico”. Quasi un sospiro di sollievo in una terra che cammina sul suo passato spesso inesplorato. Tre passaggi a livello da cancellare ma anche un collegamento tra le vie Virgilio e Marsala, con pista ciclabile annessa. Ci sarà un solo cantiere quando potranno partire le ruspe dopo il via libera di tecnici ed ingegneri. Una programma di lavoro dettagliato, già messo nero su bianco, che segna quota 400. I giorni considerati necessari per fare la “rivoluzione”.

Il Comune è in prima linea e l’amministrazione del sindaco Giacomo Tranchida ha spinto come un “treno” per accelerare i tempi. La procedura è complessa, articolata. Il progetto è stato riveduto e corretto e rientra in una strategia di sistema della Regione che ha l’obiettivo di ripristinare la linea ferrata Palermo-Trapani, via Milo. Ma con un nuovo approccio alla viabilità ed alle dinamiche dei trasporti.

“La sinergia tra Ministero alle Infrastrutture, assessorato regionale competente, Rete Ferroviaria Italiana e Comune – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino – ha definito un piano d’azione che si sta dimostrando vincente e che consentirà alla città di Trapani di aggiungere un nuovo tassello al suo progetto di sviluppo. è un intervento che il territorio chiede da tanto tempo e che è sempre più necessario”. Programmi di lavoro, tabelle, studi, ma anche espropri. È una delle questioni aperte. La maggior parte delle aree interessate sono di proprietà privata, altre invece del Comune. L’assessore Pellegrino prova a fare il punto della situazione: “È stata attivata la pratica espropriativa da parte di Rfi che, in questi giorni, ha provveduto a mandare una seconda lettera agli interessati di via Marsala, compresi i proprietari di alcune abitazioni”. Il progetto del sottovia ha anche il sigillo politico del consiglio comunale che, nel gennaio dell’anno scorso, ha dato il suo via libera approvando un atto d’indirizzo presentato dall’amministrazione e seguito dalle dichiarazioni del primo cittadino: “Questo territorio deve andare oltre. Questa città si deve ammodernare. Abbiamo bisogno di una mobilità alternativa”.

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