Trasporti ferroviari, la Sicilia misurerà gli impatti sull’ambiente - QdS

Trasporti ferroviari, la Sicilia misurerà gli impatti sull’ambiente

Michele Giuliano

Trasporti ferroviari, la Sicilia misurerà gli impatti sull’ambiente

venerdì 19 Agosto 2022

Accordo tra Arpa Sicilia e Agenzia nazionale per la sicurezza di ferrovie e infrastrutture (Ansfisa). Verranno monitorati, tra l’altro, i livelli di rumore e di vibrazioni prodotte

PALERMO – È ormai evidente che la protezione dell’ambiente sia fondamentale, e che le istituzioni devono lavorare per una economia sempre più sostenibile, per evitare di aggravare ulteriormente i danni già fatti e trovare una nuova strada. Punto di partenza, scoprire quale sia lo stato attuale dell’intero ecosistema. In questo senso sta lavorando l’Arpa Sicilia, che ha stipulato un accordo quadro con l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostrade (Ansfisa) per la supervisione e misurazione dell’impatto dei trasporti ferroviari sull’ambiente.

Il protocollo nasce dalla consapevolezza di entrambi gli enti della utilità di rafforzare i momenti di collaborazione tecnica e scientifica delle rispettive strutture. Le attività prevedono la conoscenza e il controllo del territorio in relazione ai rischi correlati con l’esercizio delle infrastrutture di trasporto, sia nelle attività ordinarie che in caso di eventi critici. Saranno quindi effettuate delle verifiche chimiche, e non, dell’aria, del suolo e delle acque per la prevenzione e la protezione rispetto ai rischi di esercizio derivanti dal traffico stradale, come, ad esempio, dei rischi connessi a eventuali sversamenti di liquidi inquinanti.

Saranno controllati anche i livelli di rumore e di vibrazioni prodotte e immesse nell’ambiente, così come i livelli di qualità dell’aria all’interno degli spazi confinanti. A partire da questi dati, saranno sviluppati modelli di analisi relativi alla stabilità dei pendii, delle aree soggette a rischio idrogeologico, e della possibile propagazione degli incendi all’interno delle gallerie.

La convenzione avrà una durata di 3 anni e verrà automaticamente rinnovata di triennio in triennio, a meno che una delle parti non decida preventivamente di recedere. Alla stipula del protocollo è stato costituito un comitato di coordinamento, composto da due membri, uno per ciascuna delle due parti coinvolte: per Ansfisa il membro del comitato di coordinamento è l’ingegnere Armando Lanzi, professionista della direzione generale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali; per Arpa Sicilia, invece, il membro del comitato di coordinamento è il direttore dell’unità operativa Ricerca & Innovazione, Ignazio Cammalleri.

I compiti del comitato di coordinamento sono diversi

Acquisire e vagliare le proposte per lo svolgimento di attività di cooperazione e definirne le modalità, finalizzandone i contenuti, anche in termini di costo. Quindi, si occuperanno di formulare gli atti da sottoporre agli organi Ansfisa e Arpa per le autorizzazioni necessarie. Da parte di Arpa saranno coinvolte 4 unità operative: Attività Produttive Area Centrale, con competenze sulle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna; Attività Produttive Area Ovest con competenze sulle province di Palermo e Trapani; Attività Produttive Area Est con competenze sulle province di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.

Coinvolta l’unità Agenti Fisici

Le tre unità svolgono attività di controllo sul rispetto della normativa riguardante la gestione dei rifiuti, sulla corretta esecuzione dei piani di monitoraggio e controllo e sulla corretta gestione delle rocce e terra da scavo. In ultimo, sarà coinvolta l’unità Agenti Fisici, con competenza su tutta la regione Siciliana, per quanto attiene il controllo ed il monitoraggio del rumore e delle vibrazioni prodotto dalle infrastrutture stradali e ferroviarie e per quanto attiene il controllo delle sorgenti di campo elettromagnetico a servizio esclusivo e non delle suddette infrastrutture.

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