Treviso, bimba mangia ciliegia: morta per soffocamento

Trova una ciliegia e la ingoia, poi soffoca: morta una bimba di appena 2 anni

Trova una ciliegia e la ingoia, poi soffoca: morta una bimba di appena 2 anni

Redazione  |
lunedì 16 Giugno 2025

E' stato purtroppo inutile anche l'intervento di una vicina di casa, una infermiera del pronto soccorso

Tragedia a Treviso, luogo in cui una bimba di 2 anni appena è morta dopo essere rimasta soffocata mentre stava tentando di mangiare una ciliegia, quest’ultima trovata vicino e ingoiata. La triste storia è avvenuta nella serata di sabato davanti ai genitori che non sono riusciti a metterla in salvo nonostante i tanti tentativi di rianimazione della piccola.

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Sul posto, oltre ai soccorritori, sono intervenuti anche i carabinieri e anche una vicina di casa infermiera del pronto soccorso, ma ogni tentativo è stato inutile.

Un caso simile alla bimba con la ciliegia, ma c’è il lieto fine

Un pranzo di famiglia in un giorno di festa in un ristorante di Como ha rischiato di trasformarsi in tragedia quando un bambino di un anno ha smesso di respirare a causa di un boccone di cibo che gli è andato di traverso. Dopo alcuni attimi di paura, il piccolo è stato tratto in salvo da un’eroina, una giovane laureata in medicina seduta nel tavolo vicino, che ha effettuato su di lui le manovre necessarie a fargli sputare il boccone.

La ricostruzione: salvataggio miracoloso

Secondo le prime ricostruzioni, durante il pasto il bimbo avrebbe ingoiato un boccone che gli è andato di traverso: nel giro di pochi istanti, il bambino sarebbe diventato cianotico smettendo di respirare: i genitori e il ristorante hanno immediatamente chiamato il 112, il numero unico delle emergenze. Nel frattempo, però, una ragazza che stava mangiando nel tavolo vicino a quello della famiglia si è accorta della situazione e ha deciso di intervenire. Essendosi laureata in medicina, conosceva le procedure del caso e ha effettuato sul bambino una manovra di disostruzione pediatrica, prendendolo da dietro e facendo in modo che sputasse il boccone che gli impediva di respirare. Il bambino si è così salvato e se l’è cavata solo con un pianto di spavento.

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