Troppi iscritti, ad Alcamo finiscono i soldi per la mensa scolastica - QdS

Troppi iscritti, ad Alcamo finiscono i soldi per la mensa scolastica

Vincenza Grimaudo

Troppi iscritti, ad Alcamo finiscono i soldi per la mensa scolastica

martedì 08 Ottobre 2019

Stanziati altri 134 mila euro per garantire sino a fine anno il servizio, poi nuova gara. Comune impreparato all’impennata di utenti: in via d’urgenza prorogato l’appalto

ALCAMO (TP) – Ripartita la refezione scolastica nelle scuole materne, elementari e medie a tempo prolungato ad Alcamo.

Un aumento improvviso degli utenti fruitori, però, ha costretto il Comune di Alcamo a correre ai ripari: esaurite anzitempo le risorse, per evitare il blocco del servizio è stato prolungato il contratto alla ditta che già da un anno e mezzo rifornisce i pasti alle scuole sprovviste di cucina interna nelle more dell’espletamento del nuovo appalto.

Stanziati altri 134 mila euro per garantire continuità ed evitare quello che poteva diventare un vero e proprio disagio per le tante famiglie alcamesi che oramai sempre di più ricorrono al tempo prolungato per esigenze legate alle proprie attività lavorative.

A firmare la determina di prolungamento contrattuale per la fornitura dei pasti il dirigente della Direzione 3 alle Attività culturali, sportive e promozione turistica, Affari generali e risorse umane Francesco Saverio Maniscalchi.

Si assegnano le somme di 134 mila euro, iva inclusa, che dovrebbero essere bastevoli sino a dicembre, massimo gennaio del 2020. In questo lasso di tempo gli uffici dovranno espletare la nuova gara anche perché non sarebbe possibile, normativamente, una nuova proroga dell’appalto originario.

Dunque continuerà a fornire i pasti la stessa ditta che già ha garantito la fornitura nelle scuole da gennaio 2017 sino al maggio dello scorso anno. Si tratta della ditta Siciliana Ristorazione srl di Partinico che si aggiudicò all’epoca l’appalto per poco meno di 700 mila euro. Tecnicamente si tratta di “estensione” del contratto: “Le somme previste nel contratto di appalto – assicura Maniscalchi – sono in corso di esaurimento e i tempi necessari per l’espletamento di una nuova gara non sono compatibili con l’affidamento del servizio. Considerato che si tratta di un servizio obbligatorio a carico del Comune sulla base di una legge regionale del 1979, è stato ritenuto necessario, nelle more dell’espletamento della nuova gara, al fine di garantire la continuità del servizio, integrare il contratto in essere con l’attuale ditta appaltatrice nella misura massima del 20 per cento del contratto d’appalto originario”.

Da considerare che mediamente ogni anno vengono somministrati all’incirca 80 mila pasti nelle varie scuole in cui è attivo il servizio che si garantisce ad una popolazione scolastica di circa 400 tra bambini delle materne e alunni delle elementari e medie.

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