Sotto stretta osservazione i pazienti e i contatti più stretti.
A Licata, in provincia di Agrigento, si sono registrati sei nuovi casi di tubercolosi nel giro di una settimana. Una situazione che ha destato curiosità e preoccupazione nel mondo della sanità.
Ecco le azioni intraprese dall’Asp agrigentina, che esorta i cittadini a non allarmarsi.
Tubercolosi a Licata, interviene l’Asp di Agrigento
Dei sei pazienti con tubercolosi registrati negli scorsi giorni, uno è ricoverato al Policlinico di Palermo e altri due sono sottoposti a cure farmacologiche. Per tutti il dipartimento prevenzione dell’Asp ha attivato cure farmacologiche e i pazienti – così come i contatti stretti – sono sotto stretta osservazione.
La malattia
Cos’è la tubercolosi? Nella scheda dell’Istituto Superiore di Sanità si legge: “La tubercolosi (Tb) è una malattia infettiva e contagiosa, causata da un batterio, il Mycobacterium tuberculosis, chiamato comunemente Bacillo di Koch”. Si trasmette per via aerea, nello specifico “attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell’aria da un individuo contagioso”.
I sintomi più comuni sono tosse (che dura più di 3 settimane), dolore toracico, febbre e sudorazioni notturne. Esistono cure farmacologiche per curare la tubercolosi, ma è fondamentale tenere sotto controllo l’evolversi della malattia per evitare lo sviluppo di forme più gravi e resistenti ai farmaci. In genere, al giorno d’oggi, la tubercolosi è assai raramente mortale e solo in stadi avanzati e non curati.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Immagine di repertorio