Turismo in Sicilia, i dati tra speranze e problemi irrisolti - QdS

Turismo, la crescita siciliana “ostacolata” dalla mancata destagionalizzazione: “Grosse criticità”

Turismo, la crescita siciliana “ostacolata” dalla mancata destagionalizzazione: “Grosse criticità”

Roberto Pelos  |
domenica 15 Ottobre 2023

Tre esperti a confronto sul tema delle presenze turistiche in Sicilia: Giovanni Ruggieri (Otie), Nicola Farruggio (Federalberghi) e Toti Piscopo (Sicindustria Palermo).

Incremento delle presenze turistiche in Sicilia del 5,8% nei primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2022, grazie soprattutto all’effetto trainante degli stranieri che scelgono le bellezze dell’Isola per le loro vacanze.

Sono i dati forniti dall’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, nel corso della conferenza stampa nello stand della Regione Siciliana al TTG Travel Experience di Rimini. Sul tema abbiamo intervistato alcuni esperti del settore.

Turismo in Sicilia, estate al top ma per Otie bisogna concentrarsi nel semestre novembre-marzo”

Il professor Giovanni Ruggieri, titolare della cattedra di Economia del Turismo all’Università degli studi di Palermo e presidente dell’Osservatorio Turistico delle Isole Europee (Otie). “I dati di incremento delle presenze riguardano un po’ tutti i territori e non costituiscono sicuramente una novità – ha dichiarato – sia perché sono aumentati i collegamenti aerei, sia perché c’è ancora una spinta forte di una domanda che è stata compressa durante il periodo della pandemia protrattosi per il 2020, 2021 e un po’ anche all’inizio del 2022″.

Anche se il dato è positivo, quello che abbiamo visto è che si sono incrementate le presenze nei periodi di alta stagione e nei periodi di spalla: aprile-maggio e settembre-ottobre. – prosegue Giovanni Ruggieri – Cioè più promozione, più attività, più politiche sono state attuate, più abbiamo visto in Sicilia una domanda aumentare laddove già c’era, non dove non c’era. Il turismo manca nel semestre che va da novembre a marzo, per il quale non è stata ancora messa in atto nessuna politica e se non si provvede per favorire la crescita del comparto in detto periodo avremo soltanto una industria turistica e una economia turistica non convenienti che dovranno essere sempre assistite nei semestri invernali con forme di tutela dell’occupazione e col rischio che risorse altamente qualificate vadano a lavorare altrove”, conclude il presidente dell’Osservatorio turistico delle Isole Europee.

Federalberghi: “Numeri importanti ma c’è ancora molto da migliorare”

La parola adesso a Nicola Farruggio, vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia. “Questi dati, complessivamente positivi – sottolinea Farruggio – sintetizzano una stagione molto lunga per la Sicilia, una stagione che sta continuando e credo che alla fine dell’anno verrà superata la soglia dei 15 milioni che è sempre stata più o meno quella delle presenze turistiche nella nostra regione. Però, questo dato in aumento per quanto riguarda soprattutto il turismo straniero, deve responsabilizzare molto di più la politica”.

“Adesso, infatti, se la Sicilia continua a mantenere questo trend, questo feeling importante sul turismo straniero e anche di qualità superiore rispetto al passato, abbiamo una responsabilità in più, dobbiamo farci trovare non impreparati ma più organizzati affinché questi numeri si possano consolidare nei prossimi anni. Io credo – prosegue il vice presidente vicario di Federalberghi Sicilia -, che ancora dobbiamo migliorare non tanto il sistema dell’ospitalità per quello che attiene alle strutture ricettive, quanto piuttosto quello che è il sistema dei servizi sul nostro territorio in generale. Se la Sicilia vuole realmente recitare il ruolo che le compete, cioè di protagonista del turismo nel Mediterraneo, deve risolvere ancora grosse criticità e queste presenze ci dovrebbero sollecitare ad una maggiore attenzione per tutta una serie di fattori che diventano determinanti ma che non riguardano soltanto l’Assessorato al Turismo ma anche altri assessorati”.

Sicindustria Palermo: “Lavorare per la destagionalizzazione”

Leggiamo adesso il commento di Toti Piscopo, presidente della sezione turismo e nautica di Sicindustria Palermo. “I dati ufficiali degli arrivi in Sicilia, comunicati dall’Assessore Amata, – afferma Piscopo – confermano le previsioni della vigilia e occorrerà attendere quelli definitivi di fine anno per fare una analisi realistica sull’andamento della stagione. Il recupero dei flussi turistici sui mercati internazionali è sicuramente di buon auspicio e sarà un test importante per verificare la reazione dei mercati alla luce del recente conflitto che ha duramente colpito Israele“.

“Ritengo importante – prosegue Piscopo – che tra le priorità dell’Assessorato ci sia l’impegno per favorire la destagionalizzazione che, personalmente preferisco definire di allungamento delle stagionalità, tema a noi caro, per averne sostenuto già da tre anni, l’improrogabile necessità di conseguire questo obiettivo, al di là delle buone intenzioni. Certamente non facile ma sicuramente non impossibile se si passa dalle declamazioni alle concrete azioni di governo. La soluzione non passa attraverso la realizzazione di qualche evento in più ma attraverso una forte progettualità ed azione di condivisione, direi quasi un’alleanza trasversale e strategica tra le forze attive che concorrono all’offerta turistica”.

“Personalmente – conclude Piscopo – ritengo che l’assessore Amata abbia grinta e volontà per conseguire tale obiettivo al quale bisogna lavorare da subito perché il tempo rimane un valore economico a volte superiore al denaro”.

Un disegno di legge per il turismo siciliano

Nel frattempo, la giunta Schifani ha approvato un disegno di legge di iniziativa governativa, su proposta dell’assessore al ramo Elvira Amata, per disciplinare il sistema delle strutture turistico-ricettive in Sicilia.

“Con questa proposta – dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – intendiamo valorizzare ancora di più la fruizione turistica del nostro territorio e allo stesso tempo accrescere la competitività all’interno del settore. Così, la Regione sarà in grado di garantire ai turisti standard di accoglienza più elevati”.

“Il settore dell’accoglienza turistica negli ultimi anni si è diversificato sempre di più andando oltre le strutture ricettive più classiche – dichiara l’assessore Amata –. Per questo, riteniamo non più rinviabile una disciplina del settore che possa portare la Sicilia al passo con i tempi venendo incontro sia alle esigenze degli imprenditori sia a quelle dei turisti. Questa è la direzione nella quale intendiamo muoverci, coerentemente con le iniziative varate a livello nazionale”.

Il disegno di legge, tra le altre cose, classifica le diverse tipologie di strutture ricettive distinguendo tra alberghiere, extralberghiere, del turismo nautico e le locazioni turistiche, abrogando o modificando le norme in contrasto oppure ormai superate.

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