Tutela della professione e occupazione, parte la corsa di Virgillito per l’Odcec di Catania - QdS

Tutela della professione e occupazione, parte la corsa di Virgillito per l’Odcec di Catania

redazione

Tutela della professione e occupazione, parte la corsa di Virgillito per l’Odcec di Catania

mercoledì 28 Ottobre 2020

Il programma e la lista del candidato alla Presidenza dell’Ordine dei commercialisti

CATANIA – Un programma innovativo e ambizioso con cui riscrivere una professione che ha bisogno di recuperare credibilità nell’opinione pubblica e il suo ruolo centrale nel tessuto economico-produttivo della città. Un paradigma in sei punti in cui “l’etica sia la priorità”, quello illustrato dal commercialista Salvo Virgillito, candidato presidente della lista “Identità e futuro”, che i prossimi 5 e 6 novembre scenderà in campo per le elezioni del rinnovo dell’Odcec (Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili) di Catania, per il quadriennio 2021-2024.

Dall’istituzione dell’Accademia del Commercialista alla costituzione di un Fondo di solidarietà, il candidato Salvatore Virgillito ha presentato il suo “programma “etico”, nel corso di una diretta streaming, in osservanza delle disposizioni dell’ultimo Dpcm, alla presenza dei soli 25 candidati (19 consiglieri, 5 revisori), che compongono la sua squadra. Un incontro virtuale rivolto ai tanti professionisti di una categoria che a Catania conta circa 2000 iscritti, a cui ha partecipato per porgere i saluti, anche l’attuale presidente dell’Odcec di Catania Giorgio Sangiorgio.

Concetti come dignità, formazione, confronto, pari opportunità e solidarietà, trasparenza diventano, dunque, gli elementi portanti con cui declinare un progetto, partito da due premesse: la tutela dell’onorabilità della professione, troppo spesso mortificata, e l’ampliamento dell’offerta lavorativa, in una situazione congiunturale negativa di certo oggi aggravata dalla pandemia in atto. “Abbiamo scelto di seguire un profilo alto per una campagna elettorale impegnativa”, ha esordito Virgillito, cinquantacinquenne, originario di Paternò, impegnato nella professione da oltre 25 anni, consigliere di opposizione uscente.

Compongono la lista che sosterrà Virgillito, i 19 candidati consiglieri: Alfredo Accolla, Anna Maria Rita Quattrone, Massimo Salvatore Alessandro Cartalemi, Francesco Siciliano, Salvina Giovanna Calà, Giovanni Piccin, Concetto Raccuglia, Agatino Lipara, Francesco Scuderi. Tito Antonio Giuffrida, Alessandro Lo Giudice, Roberto Pulvirenti, Cettina Fallica, Fabio Tudisco, Carmela Adernò, Salvatore Scaffidi Fonti, Edoardo Maria Antonino Costa, Salvatore Russo, Salvatore Lazzara; i 5 candidati al Collegio dei Revisori: Massimo Costanzo, Rosangela Raspanti, Dario Valenti, Giovanni Toscano, Paolo Casicci.

“Per un lavoro, sempre più spesso, non adeguatamente riconosciuto, è fondamentale promuovere tavoli di concertazione con tutti gli enti (Agenzia delle Entrate, Inps, Tribunale, Enti Locali), e sviluppare una collaborazione con le associazioni sindacali d categoria. Ci aiuterà la creazione di un ‘osservatorio’ – ha spiegato Virgillito – una sorta di contenitore di idee, in cui raccogliere ed elaborare proposte che provengono dagli iscritti”. Anche le Commissioni studio avranno un ruolo determinante per una reale crescita economico-giuridica della professione.

Centrale sarà il tema della formazione professionale, in uno scenario in cui, fra ombre ed incertezze, c’è un’oggettiva difficoltà di inserimento per le nuove generazioni. Sono tre le linee: incentivare la formazione di base; istituire una “accademia” composta da un magistrato, un accademico e colleghi specializzati in specifici settori per una formazione specialistica, spesso lasciata a favore di colleghi di altre aree geografiche e società di servizio, “che non sostituisca le Saf (Scuola di Alta Formazione dei Dottori Commercialisti) – sottolinea Virgillito – ma che ne integri l’offerta, ridimensionando i costi”; favorire, infine, una “best practice” fra colleghi decani che affianchino i neofiti per le attività più complesse, in modo da non far incorrere in errori, sia a tutela del cliente, ma anche dell’immagine di un’intera categoria.

Aspetto correlato è anche il crescente numero di professionisti che rifiutano di assumere incarichi delicati, per il timore di essere oggetto di eventuali azioni di responsabilità. “Necessario definire modelli di comportamento a tutela del professionista”, sottolinea Virgillito che sottolinea anche l’aspetto imprescindibile della trasparenza, nell’ipotesi in cui al Consiglio dell’Ordine venisse richiesto il nominativo per un incarico professionale, che garantisca un’adeguata rotazione nell’assegnazione.

Sulle Pari Opportunità arriva l’impegno anche del rinnovo del Cpo (Comitato pari opportunità) “per promuovere la rimozione di comportamenti discriminatori”, con due nuove le proposte: l’istituzione di un fondo di solidarietà a sostegno di chi sia colpito da gravi eventi di salute o di natura finanziaria; l’istituzione di borse di studio destinate a giovani meritevoli in situazione di disagio economiche.

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