ROMA – La scelta di ritornare da settembre nelle Università italiane alla didattica in aula, nel rispetto delle norme di sicurezza, è un importante passo in avanti ma non risolve l’attuale emergenza formativa e culturale: le conseguenze economiche negative della pandemia avranno, infatti, un impatto anche sul bilancio di molte famiglie, in difficoltà nell’iscrivere i ragazzi al prossimo anno accademico.
Lo sostiene la Conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM), ente che riunisce 52 Collegi Universitari di Merito riconosciuti e accreditati dal Ministero dell’Università e della Ricerca che ospitano un totale di 4.500 studenti. La Conferenza sottolinea l’importanza delle rassicurazioni espresse dal ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e rilancia facendo proprio un appello del Collegio Borromeo di Pavia e invitando le istituzioni a creare un fondo, che potrà essere sostenuto anche da aziende e privati, per finanziare borse di studio per gli studenti che, a causa di difficoltà economiche legate al Covid-19, potrebbero essere costretti a rinunciare a iscriversi all’Università a settembre.
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