Università e ospedali diventeranno “green” - QdS

Università e ospedali diventeranno “green”

Rosario Battiato

Università e ospedali diventeranno “green”

giovedì 29 Agosto 2019

Da Palermo a Catania, la mappa degli edifici pubblici ammessi ai finanziamenti del Po Fesr. Nel catanese circa 4 milioni ciascuno per il Policlinico e per la facoltà di Giurisprudenza

PALERMO – La riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico compie un ulteriore passo in avanti tramite la graduatoria provvisoria di 17 progetti ammissibili ai finanziamenti del Po Fesr 2014/2020. Si tratta della seconda finestra nel bando in favore di soggetti ed enti pubblici e partenariati pubblico-privati, per la “realizzazione di opere volte alla promozione dell’eco-efficienza – si legge sul sito del dipartimento della Programmazione, euroinfosicilia.it – e alla riduzione dei consumi di energia in edifici e strutture pubbliche, così come previsto dall’Azione 4.1.1 del Programma operativo (Efficientamento energetico edifici pubblici)”.

Richiesti 33,7 milioni di euro che non potranno essere completamente esauditi perché la dotazione del bando copre soltanto 16,4 milioni, pertanto solo le prime sette operazioni dell’elenco potranno accedere all’erogazione delle somme. Il decreto è stato pubblicato dal dipartimento dell’Energia e già vistato dalla Ragioneria Centrale mentre l’avviso era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana nel novembre del 2018.

I SETTE PROGETTI FINANZIATI
I magnifici sette che sono risultati in cima alla graduatoria potranno accedere direttamente al finanziamento. Si tratta di sedi accademiche e di strutture di ospitalità. L’intervento più costoso si colloca a Catania, con i 4,2 milioni che serviranno per la riqualificazione energetica dell’edificio 2 del Policlinico, Azienda ospedaliera universitaria “Vittorio Emanuele”.

Il secondo per costo, anche se il primo in graduatoria, risulta essere la riqualificazione energetica di Palazzo Boscarino (via Gallo 24) del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Catania per un importo complessivo di poco meno di 4 milioni di euro (3,9). Tra gli altri interventi anche la Casa di Ospitalità Santa Teresa del Bambino Gesù a Campobello di Licata, nella provincia di Agrigento, che prevede il recupero e la riqualificazione degli immobili di via Umberto I, via Progresso e via Alfieri, per un importo complessivo da 1,2 milioni di euro.

Ben tre gli interventi finanziati per l’Università degli studi di Messina: 1,2 milioni per IngMeEfficiency e 2 per IngMeEfficiency2, 1,8 milioni per Cittadella Fotovoltaica. Chiude l’elenco delle sette l’intervento meno costoso: circa un milione di euro (999 mila) per l’Opera Pia Istituto Zirafa Istituto Sacro Cuore di Gesù.

GLI ALTRI DIECI RESTANO IN ATTESA
Per tutti gli altri che sono rientrati in graduatoria ma che hanno ottenuto un punteggio inferiore e si sono quindi collocati nell’area in attesa, il finanziamento “resterà subordinato al reperimento di ulteriori risorse”. Si tratta, andando nel dettaglio, della riqualificazione energetica del dipartimento di Chimica, dell’efficientamento energetico della Camera di Commercio Catania-Ragusa-Siracusa, e della sede di Palermo lotto 37 dell’Istituto autonomo case popolare della provincia del capoluogo.

In panchina anche un intervento che riguarda il PO Civico di Partinico dell’Azienda Sanitaria Provincia di Palermo, così come l’impianto fotovoltaico dell’Istituto nazionale di fisica nucleare di Catania e la ristrutturazione edilizia della sede di piazza Roma 2 dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. In attesa anche un intervento nella sede di via Ettore Lombardo Pellegrino dell’Istituto autonomo case popolari di Messina e tre interventi nell’azienda ospedaliera universitaria policlinico Paolo Giaccone.

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