Per Meloni è la seconda volta nello studio ovale
L’incontro di oggi alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la premier Giorgia Meloni avverrà in un contesto sempre più caratterizzato da guerre ed emergenze globali. Temi che avranno un ruolo centrale durante il bilaterale tra i due leader, che avverrà alle 19 (ora italiana). Sarà una ulteriore occasione per far emergere ancora una volta un unico messaggio: l’unica soluzione per fare dei passi in avanti è quella di portare avanti una politica internazionale all’insegna della collettività.
La premier, che ricopre anche il ruolo di presidente di turno del G7, dialogherà con Biden su svariati temi, tra cui il sostegno all’Ucraina e la drammatica guerra in Medio Oriente, con le recenti immagini della tragica ressa attorno ai camion di aiuti di Gaza che hanno fatto il giro del mondo.
Usa 2024, la questione Ucraina è più aggrovigliata del previsto
Al di là dei buoni presupposti di quello che sarà l’incontro tra Joe Biden e Giorgia Meloni, il presidente Usa deve tenere conto che la strada per sbloccare altri aiuti all’Ucraina è più controversa del previsto. La sua recente pressione al Congresso per lo stanziamento di altri 60 miliardi sta avendo diversi pareri contrastanti, anche se quello economico in questo momento non è l’unico tipo supporto di cui ha bisogno l’Ucraina. In un’intervista alla Cnn il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che è necessario soprattutto “un sostegno militare”.
Usa 2024, gli aiuti all’Ucraina tema da campagna elettorale
Un sondaggio per conto dell’Associated Press indica che attualmente il sostegno dell’opinione pubblica agli aiuti all’Ucraina ha creato diverse divisioni: rispetto allo scorso novembre il popolo democratico è più incline a pensare che gli Stati Uniti abbiano fatto “troppo poco” per l’Ucraina, mentre quello repubblicano è più incline a pensare che sia stato fatto anche troppo.
Usa 2024, intanto Trump cerca di rinviare i processi a suo carico
L’ex presidente Donald Trump intanto prosegue la sua campagna elettorale e la strategia legata alla volontà di rinviare gli esiti dei processi sta portando i suoi frutti. Il famoso processo di Washington, legato all’insurrezione del 2021 a Capitol Hill in questo momento è bloccato e lo stesso vale per quello in Georgia, mentre si attendono le date ufficiali per quello in Florida.
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