Usa e Uk no alla pace, temono Ue-Russia - QdS

Usa e Uk no alla pace, temono Ue-Russia

Carlo Alberto Tregua

Usa e Uk no alla pace, temono Ue-Russia

martedì 05 Aprile 2022

Ucraini vittime predestinate

In questa grave vicenda che ha colpito l’Ucraina, le vittime sono i suoi cittadini: donne, bambini, anziani e uomini che da oltre un mese soffrono le pene dell’inferno e, con grandissimo dolore, vedono distrutte le loro case, i loro edifici pubblici, i luoghi di riunione e così via.

Nonostante l’informazione a senso unico, abbiamo già scritto le nostre valutazioni (per quello che valgono) sullo scenario, in base a elementi induttivi e deduttivi che partono da quei soggetti che hanno avuto un interesse occulto a che questo disastro avesse inizio.

Il bravo e longevo corrispondente della Rai a Mosca, Marc Innaro, è stato tacitato e forse messo da parte non appena ha cominciato a ragionare con la sua testa e non con quella degli altri, riportando al Popolo italiano informazioni ed elaborazioni spesso diverse da quelle ufficiali.
In questo clima di informazioni a senso unico, di fatto la sua voce è stata affievolita da chi aveva l’interesse a non fare emergere un confronto fra la tesi ufficiale e la verità.

Il movente di questo delitto è sicuramente economico. A prima vista si potrebbe esclamare: che c’entra? Beh, è a tutti noto che solo le ragioni economiche fanno nascere le guerre e fanno muovere gli eserciti; da che mondo è mondo, è stato così: sembra che l’invasione dei greci sul territorio troiano (se mai questa vicenda si sia verificata) non abbia avuto come causa il ratto di Elena, bensì la voglia dei greci di sopraffare i troiani, che economicamente stavano molto meglio.

Ma torniamo a noi. Quale potrebbe essere stata la causa che ha fatto scoccare la scintilla dell’invasione russa nel territorio ucraino? Probabilmente – successivamente i fatti confermeranno o meno questa tesi – la grande paura che Stati Uniti e Regno Unito (Uk) hanno avuto nell’aver visto il consolidamento dei rapporti economici fra Russia ed Unione europea.
Sembra che nella sola Italia agiscano ottomila imprenditori russi e in Russia una quantità di imprenditori italiani ancora maggiore. Il lavoro che c’è fra il nostro Paese e quello russo è sempre in crescita, per cui questo blocco delle attività sta penalizzando fortemente l’economia italiana.

L’abbiamo già scritto: se si mettessero insieme due forze, quella innovativa europea e l’altra di enormi materie prime, cioè quella russa, si potrebbe formare un blocco economico formidabile, il quale competerebbe da pari a pari con Usa e Cina.

Come sempre è accaduto nella storia, qualcuno ha voluto mettere una pietra nell’ingranaggio russo-europeo per evitare che quanto prima descritto accadesse, con la conseguenza che, almeno per ora, si è creato un forte attrito fra i due protagonisti, diventati antagonisti.

Per accompagnare questo disegno, è stata messa in campo una grande azione di comunicazione, in modo da convincere i cittadini europei che il presidente della Russia, Vladimir Putin, fosse brutto, sporco e cattivo, arrogante e prepotente; insomma un soggetto da mandare al patibolo.
Ora, Putin ha tutte le colpe di questo mondo, la prima delle quali bombardare una Nazione e il suo Popolo; una condotta peccaminosa e deprecabile, per la quale non vi può essere alcuna giustificazione.

Come sempre, però, il torto e la ragione non stanno da una sola parte. Putin è stato volutamente provocato da quel bamboccio di Zelensky, opportunamente pilotato dal burattinaio americano, per rappresentare l’esigenza di chiedere da parte dell’Ucraina l’adesione alla Nato. Si sapeva che questo sarebbe stato come il panno rosso davanti al toro e quindi si è voluta provocare di proposito la reazione del toro-Putin.

A proposito, non è vero che i tori si imbestialiscono quando vedono un panno rosso per la semplice ragione che essi sono daltonici, quindi lo vedono verde. Si imbestialiscono perché il panno viene agitato e questo crea l’esaltazione dell’animale.

Quando hanno visto che Putin faceva sul serio, seminando distruzione nel territorio ucraino, e dopo aver constatato come le sanzioni all’economia russa si stiano rivoltando contro chi le ha proposte, il regista ha deciso di fare macchina indietro e con esso tutti quegli attori europei che sono stati manovrati dagli stessi.
Quindi, la pace è alle viste perché viene meno l’oggetto del contendere, cioè l’adesione alla Nato da parte dell’Ucraina. Amen!

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