Usa, sparatoria all'ospedale di Tulsa: almeno 4 vittime, morto l'aggressore - QdS

Usa, sparatoria all’ospedale di Tulsa: almeno 4 vittime, morto l’aggressore

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Usa, sparatoria all’ospedale di Tulsa: almeno 4 vittime, morto l’aggressore

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giovedì 02 Giugno 2022

Il fucile usato dal killer era semiautomatico, riferisce la polizia, sottolineando che non si è trattato di un gesto casuale

Si allunga la scia di sangue in America. A pochi giorni dalla strage nella scuola elementare del Texas un uomo entra in un ospedale di Tulsa, Oklahoma, e apre il fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre dieci prima di togliersi la vita.

L’incidente è avvenuto al secondo piano del Natalie Medical Building, che si occupa prevalentemente di medicina sportiva, dell’ospedale St. Francis.

La ricostruzione

Il killer è entrato in azione nel pomeriggio. Nel suo mirino, secondo indiscrezioni, c’era un medico specifico. Non è chiaro se lo abbia trovato o colpito, così come al momento non ci sono informazioni sulle vittime, anche se – secondo indiscrezioni – fra questa ci sarebbe un’infermiera. L’uomo, un afroamericano fra i 35 e i 40 anni, era armato con una pistola e un fucile. L’allarme è scattato quando qualcuno ha chiamato la polizia avvertendo che c’era un uomo armato nel campus dell’ospedale. Gli agenti sono arrivati sul posto nell’arco di alcuni minuti e sono immediatamente intervenuti. “Nessun agente è rimasto ferito”, riferisce la polizia parlando di una scena “catastrofica” ma limitata a una “porzione del secondo piano”.

La “coincidenza” con l’anniversario del massacro di Tulsa

L’incidente, avvenuto nel giorno del 101/o anniversario del massacro di Tulsa, sarebbe collegato a un allarme bomba nelle ultime ore sempre nella città. La sparatoria arriva mentre è in corso un acceso dibattito sulle armi dopo le stragi di Uvalde e di Buffalo.

La reazione della politica

La speaker della camera Nancy Pelosi ha assicurato che ci sarà un’azione forte. I democratici stanno valutando diverse misure, fra le quali anche il divieto delle armi d’assalto. Un’ipotesi aggressiva che non sembra comunque in grado di spuntarla in Congresso, dove i liberal in Senato non hanno i numeri sufficienti per approvare neanche misure più deboli.

Sindaco di New York valuta stato di emergenza

l sindaco di New York Eric Adams sta valutando la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza per la violenza con armi da fuoco nella città. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali Adams intende nominare uno ‘zar’ per prevenire la violenza in città i cui compiti non sono chiari.

Dal 2019 al 2021 gli episodi con armi da fuoco a New York sono raddoppiati da 777 a 1.562, salendo ai livelli più alti dal 2006.

Da quando ha assunto l’incarico, l’ex agente Adams ha rafforzato al sicurezza nella metropolitana aumentando la presenza di poliziotti e ha anche rilanciato una divisione anti-armi abolita in passato in causa agli abusi denunciati.

“Questa è la battaglia dei nostri tempi in termini di diritti civili, dobbiamo affrontare non solo come le armi distruggono gli individui ma come distruggono l’anatomia delle nostre comunità e delle nostre città”, ha detto Adams.

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