In febbraio dovrebbe partire anche la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 che combina il prodotto russo Sputnik V con quello sviluppato da AstraZeneca e dall'Università di Oxford.
Sono in corso contatti preliminari
fra il gruppo che sviluppa il vaccino russo Sputnik V e l’Agenzia
europea dei medicinali (EMA) per l’avvio dell’analisi scientifica dei dati.
E’ quanto si apprende da fonti EMA che precisano che i contatti riguardano al
momento solo la fase di ‘scientific advice’.
Sempre secondo quanto si apprende, inoltre, la prima rolling review (l’attività di revisione continua) potrebbe iniziare in febbraio e proseguire per diverse settimane.
In febbraio dovrebbe partire anche
la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 che combina il prodotto russo
Sputnik V con quello sviluppato da AstraZeneca e dall’Università di Oxford.
“Entrambi i vaccini saranno
somministrati in due dosi e si basano su comuni virus del raffreddore come
vettori”, osservano il farmacologo Carlo Centemeri, della Giovanni
Lorenzini Medical Foundation MI-NY, e il virologo Francesco Broccolo,
dell’Università di Milano Bicocca.
Il vaccino di AstraZeneca utilizza un vettore di adenovirus di scimpanzé modificato, ChAdOx1, sviluppato a Oxford. Il vaccino Sputnik V utilizza invece AD26 e poi AD5, il primo impiegato nella prima dose di vaccino e l’altro utilizzato nella seconda. Si stima che verranno arruolati circa 100 partecipanti. Riceveranno prima il vaccino di AstraZeneca e lo Sputnik V 29 giorni dopo.