Vaiolo delle scimmie, bambini e 40enni a rischio: sintomi, vaccino, mortalità - QdS

Vaiolo delle scimmie, bambini e 40enni a rischio: sintomi, vaccino, mortalità

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Vaiolo delle scimmie, bambini e 40enni a rischio: sintomi, vaccino, mortalità

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sabato 21 Maggio 2022

Secondo gli esperti aumentano i rischi perchè i giovani non sono vaccinati contro il vaiolo e quindi l'immunità a livello di comunità è calata

Nell’uomo il vaiolo delle scimmie si risolve da solo in poche settimane ed è, come gravità, anche inferiore a una varicella”. La rassicurazione arriva dall’epidemiologo Donato Greco, per 30 anni a capo del Laboratorio di Epidemiologia dell’Istituto superiore di sanità, poi direttore generale della Prevenzione al ministero della Salute, oggi consulente Oms ed ex componente del Cts nell’emergenza Covid.

“Anzi la varicella comporta una estensione delle vescicole su tutto il corpo e dà febbre elevata, mentre il vaiolo delle scimmie è quasi sempre molto localizzato, nei casi di cui parliamo in questi giorni a trasmissione sessuale le pustole sono limitate alla zona dei genitali senza febbre alta”.

Vaiolo delle scimmie, i sintomi

Greco, tra i massimi esperti di emergenze sanitarie degli ultimi 50 anni ricorda di aver partecipato, proprio alla fine degli anni ’80, in Congo a un’indagine sul campo relativa a un’epidemia di vaiolo delle scimmie.

La Commissione Europea “monitora con molta attenzione” la situazione relativa alla diffusione in Europa di casi di vaiolo delle scimmie e resta in “stretti contatti” con gli Stati membri, ma si tratta di un virus caratterizzato da una “bassa trasmissibilità” tra le persone in assenza di “contatti stretti”. Lo spiega il portavoce per la Salute Stefan de Keersmaecker, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.

“Questi incontri – continua – hanno luogo con la collaborazione dell’Ecdc, che ha pubblicato ieri un primo rapporto sull’epidemia, con indicazioni sulla trasmissibilità e l’origine, con raccomandazioni per il personale sanitario e per le persone. E’ bene sottolineare che il virus di vaiolo delle scimmie ha una trasmissibilità media tra gli umani”.

Vaiolo delle scimmie, come si trasmette

“La probabilità di una trasmissione del virus attraverso un contatto stretto, per esempio tramite l’attività sessuale, è considerata elevata – ricorda il portavoce – ma la probabilità di trasmissione tra individui senza un contatto stretto è considerata bassa. L’Ecdc è molto più qualificato di noi per dare una visione scientifica. All’inizio della prossima settimana pubblicherà un Risk Assessment con ulteriori informazioni per gli Stati membri”.

Vaiolo delle scimmie, bambini e giovani più a rischio

Come mai si sta registrando un aumento dei casi? “Perché i giovani non sono vaccinati contro il vaiolo e quindi l’immunità a livello di comunità è calata”, spiega Antonella Viola. “Inoltre, i viaggi frequenti favoriscono la circolazione del virus. Non possiamo escludere però che il virus sia mutato e che sia diventato più trasmissibile per gli uomini”, prosegue l’immunologa.

Vaiolo delle scimmie, la mortalità

Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale causata dal Poxvirus che colpisce prevalentemente questi e altri animali selvatici, solo talvolta passa all’uomo. Generalmente non è pericolosa, ma in alcuni casi il tasso di mortalità è significativo: per la famiglia dell’Africa occidentale è di circa l’1%, mentre per quella del bacino del Congo può arrivare fino al 10%.

Le infezioni avvengono prevalentemente per contatto incidentale con animali infetti o con persone che hanno soggiornato in zone a rischio; quindi, l’aumento di viaggi può essere una possibile causa dell’incremento. Il contagio avviene per contatto diretto con le lesioni, con i fluidi corporei, tramite goccioline e con gli indumenti contaminati.

Vaiolo delle scimmie, incubazione

Il periodo di incubazione è generalmente compreso tra 5 e i 21 giorni. I fattori di rischio conosciuti sono il contatto con animali attraverso la caccia e il consumo di selvaggina. Si tratta di un virus del tutto simile a quello del vaiolo umano e infatti, la vaccinazione contro il vaiolo umano protegge anche contro questo virus.

Vaiolo delle scimmie, il vaccino

Peccato che il vaccino contro il vaiolo non sia più obbligatorio da molto tempo. Dopo l’Unita’ d’Italia, la vaccinazione antivaiolo fu resa obbligatoria per tutti i nuovi nati a partire dal 1888. L’obbligo è stato abolito in Italia nel 1981, dopo che nel maggio 1979 l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ – OMS, ha decretato eradicato il vaiolo dalla Terra. È possibile un ritorno dell’obbligo del vaccino contro il vaiolo? “È troppo presto per trarre conclusioni. – dichiara Viola – Finora il vaiolo delle scimmie non si è diffuso ampiamente negli esseri umani. Speriamo che anche questa volta i contagi si fermino a pochi casi”, conclude l’esperta.

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