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Valguarnera, gestione dei rifiuti più attenta con le compostiere domestiche

Fabrizio Giuffrida

Valguarnera, gestione dei rifiuti più attenta con le compostiere domestiche

Fabrizio Giuffrida  |
venerdì 27 Maggio 2022

Il Comune di Valguarnera Caropepe ha ricordato ai cittadini l’art. 12 del Regolamento comunale dedicato, pensato per smaltire in modo ecologico i prodotti organici limitando l’impatto ambientale

VALGUARNERA CAROPEPE (EN) – Una gestione dei rifiuti più attenta e consapevole. Con questo obiettivo l’Amministrazione comunale ha ricordato ai cittadini l’articolo 12 del Regolamento comunale sul compostaggio domestico, secondo cui è possibile fare apposita richiesta per l’ottenimento di una compostiera domestica.

Trasformare i rifiuti organici in un ottimo fertilizzante

Si tratta di uno strumento molto utile, perché consente di trasformare i rifiuti organici in un ottimo fertilizzante per le piante, ovvero in concime organico naturale o compost. Del tutto simile a un semplice contenitore, permette di riprodurre in casa quello che è un normale meccanismo biologico che avviene in natura, ovvero la decomposizione aerobica.

La compostiera domestica rappresenta dunque un modo intelligente ed ecologico per smaltire i rifiuti organici prodotti ogni giorno e per limitare l’impatto sull’ambiente, ma anche per permettere alle piante coltivate in giardino o in terrazzo di crescere meglio grazie a un fertilizzante 100% naturale, privo di sostanze chimiche spesso dannose.

Come ottenere la composteria domestica

“La compostiera – si legge nell’articolo 12 dell’apposito Regolamento comunale di Valguarnera – viene concessa al contribuente, in comodato d’uso gratuito, dietro presentazione di apposita richiesta e successivo verbale di consegna. La compostiera rimane di proprietà del Comune, che può revocarne l’affidamento in qualunque momento con apposita determinazione di servizio per cause inerenti un uso errato o non conforme oppure riconducibili alla cattiva gestione e manutenzione della stessa accertate con sopralluogo degli organi competenti”.

Nel regolamento viene precisato come non possa essere affidata più di una compostiera per nucleo familiare. “Per ovvie ragioni di carattere igienico-sanitario – hanno sottolineato dall’Ente – non potranno essere ammesse richieste di compostaggio domestico nei seguenti casi: qualora l’area a disposizione del richiedente (superficie a giardino) sia inferiore a mq. 50,00; nel caso in cui la compostiera sia allocata ad una distanza dal confine di proprietà (compreso fronte strada) inferiore a cinque metri; nel caso l’utente non possiede idonea superficie dove utilizzare il compost prodotto o comunque non dimostra il suo regolare smaltimento (e assolutamente vietato lo smaltimento come rifiuto indifferenziato); per qualsiasi altra ragione ove sia palese che l’area a disposizione del richiedente non possa garantire idonee condizioni di igienicità.

La distanza minima di cinque metri tra giardini od orti di due proprietà private confinanti può essere derogata solo ed esclusivamente se viene prodotto “un atto di reciproco consenso e asservimento” a firma di tutti i proprietari dei rispettivi giardini od orti. La pratica di compostaggio presso l’orto o giardino di proprietà condominiale necessita dell’assenso dei condomini nelle forme previste dagli stessi regolamenti condominiali.

“È possibile – viene evidenziato ancora nel Regolamento – richiedere la compostiera in qualità di domiciliati o affittuari, indicando il nominativo del proprietario dell’abitazione. In questo caso la compostiera rimane in dotazione all’abitazione e in nessun caso potrà essere trasferita col cambiamento del domicilio del richiedente. Gli utenti proprietari che cambiano residenza sempre nell’ambito del territorio comunale, nel caso in cui risulti ancora possibile la pratica del compostaggio, dovranno dare comunicazione all’ufficio preposto, mentre nel caso in cui non sia più possibile continuare ad effettuare la pratica del compostaggio, dovranno riconsegnare la compostiera”.

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