Diverse associazioni, imprenditori e cittadini hanno espresso dissenso e frustrazione
Protesta questa mattina al porto di Lipari per chiedere il dissequestro del nuovo traghetto della Caronte “Nerea”, fermo all’ancora da dieci giorni dopo l’incidente avvenuto a Salina, dove un marinaio è rimasto ferito ad una gamba.
Nave Nerea, la protesta per carenze di collegamenti
Diverse associazioni, imprenditori e cittadini si sono incontrati davanti alla nave per esprime dissenso e la frustrazione per le continue carenze al sistema dei collegamenti marittimi con le Eolie. I manifestanti, issando cartelli, hanno manifestato disappunto, pur nel rispetto del lavoro della magistratura di Barcellona Pozzo di Gotto, in particolare per la mancanza di notizie dalla compagnia Caronte e dalla Regione che deve essere l’ente deputato insieme allo Stato a garantire il rispetto della continuità territoriale.
Nave Nerea, chieste spiegazioni sulla mancata sostituzione della nave
I manifestanti inoltre hanno chiesto come mai il traghetto sequestrato non sia stato ancora sostituito. È stato anche rimarcato come il fermo del mezzo, su una tratta essenziale, stia provocando pesanti ripercussioni sulle capacità di approvvigionamento delle isole. I manifestanti hanno protestato anche per il doppio (giugno 2022 e dicembre 2023) aumento tariffario che grava sui collegamenti marittimi gestiti in convenzione statale.
Un aumento che ha fatto lievitare le tariffe di carburanti che di generi alimentari di circa il 56%, con il conseguente incremento dei costi di tutti i beni e servizi e la perdita di competitività delle Eolie come destinazione turistica. Alla protesta era presente anche il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, che ha solidarizzato con i presenti, evidenziando le grandi difficoltà in cui anche i primi cittadini isolani si muovono, in attesa che venga convocato un “tavolo tecnico regionale”.
Il sequestro della “Nerea” è solo l’ultimo di una lunga serie. Da un anno sono sequestrati nel porto di Milazzo, su disposizione della Peocura di Messina, altri tre mezzi della “Caronte” perché non ritenute adeguate al trasporto delle persone a mobilità ridotta.
La nota della Regione: “Garantire la regolarità dei collegamenti”
La Regione siciliana, tramite l’assessorato delle Infrastrutture della mobilità, sta seguendo con la massima attenzione la vicenda della “Nerea”, la nave sequestrata dalla magistratura lo scorso 19 maggio in seguito ad un incidente che ha coinvolto un marinaio e il cui blocco sta causando disagi ai cittadini delle Isole Eolie.
In base alle informazioni ricevute dalla compagnia armatrice la situazione potrebbe tornare alla normalità a breve, appena l’autorità giudiziaria avrà concluso le indagini, tanto che l’equipaggio è già stato allertato ed è pronto a riprendere servizio. Nel caso in cui, invece, la procedura di dissequestro dovesse ulteriormente prolungarsi, gli armatori hanno comunicato all’assessorato che garantiranno la regolarità dei collegamenti con l’arcipelago eoliano con un’altra nave.
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