Vigneti “storici” ed “eroici”, via libera al decreto per la salvaguardia - QdS

Vigneti “storici” ed “eroici”, via libera al decreto per la salvaguardia

redazione

Vigneti “storici” ed “eroici”, via libera al decreto per la salvaguardia

giovedì 02 Luglio 2020

Varato dal Ministero. In cinque articoli descritti i criteri di definizione delle aree e i possibili interventi da realizzare. La ministro Teresa Bellanova, “Uno straordinario patrimonio che caratterizza il territorio italiano”

ROMA – Via libera al decreto dedicato alla salvaguardia dei vigneti eroici (quelli situati in aree svantaggiate) e storici (antecedenti al 1960) un patrimonio produttivo ed ambientale da valorizzare e sostenere. Lo ha reso la ministra Teresa Bellanova, in una nota del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, firmato insieme ai ministri Dario Franceschini e Sergio Costa, precisando che il provvedimento permette di presentare alle Regioni di competenza le domande per il riconoscimento di questi vigneti.

“Da oggi finalmente possiamo contare su una legge che individua e valorizza queste particolari e delicate categorie di vigneto – ha commentato Bellanova – e dunque i vignaioli e tutti coloro che, ritenendolo un patrimonio di straordinaria importanza sotto il profilo storico, ambientale, produttivo, culturale, economico, lavorano per tutelarlo, preservarlo, consegnarlo alle nuove generazioni”. La ministra ha ricordato anche che “questi produttori potranno contare anche su specifiche risorse e mettere in campo interventi finalizzati alla valorizzazione e promozione delle produzioni da viticoltura eroica o storica anche attraverso l’utilizzo di un marchio nazionale, che definiremo con un successivo provvedimento”. “Un decreto – ha aggiunto -”con cui ribadiamo l’eccellenza di un settore che rappresenta uno straordinario patrimonio di biodiversità e che, nei secoli, ha costruito e caratterizzato in modo evidentissimo il paesaggio italiano”.

Stando a quanto evidenziato nel decreto di cinque articoli, i vigneti eroici “ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico o situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale, nonché i vigneti situati nelle piccole isole”. Sono considerati storici, invece, “quelli dove la loro presenza, segnalata in una determinata superficie/particella, è antecedente il 1960”. Vigneti la cui coltivazione è caratterizzata dall’impiego di pratiche e tecniche tradizionali “legate agli ambienti fisici e climatici locali, che mostrano forti legami con i sistemi sociali e economici”.

Nel testo, viene inoltre specificato che i vigneti eroici devono possedere almeno un requisito tra pendenza del terreno superiore al 30%; altitudine media superiore a 500 metri sopra il livello del mare e sistemazione degli impianti su terrazze e gradoni. Per quanto riguarda i vigneti storici, sono individuati o dall’utilizzo di forme di coltivazione tradizionali legate al luogo di produzione o per la presenza di “sistemazioni idrauliche-agrarie storiche o di particolare pregio paesaggistico”. Sono considerati storici anche i vigneti che afferiscono a territori che hanno ottenuto il riconoscimento di eccezionale valore universale dall’Unesco o in aree tutelate dalle leggi regionali.

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