Terribile episodio di violenza a Palermo. Un branco di sei-sette ragazzini ha picchiato due giovani nello skate park di Bonagia, impianto che dovrebbe essere inaugurato entro fine anno. “Hanno buttato a terra un mio amico e lo hanno trascinato per i capelli e, cosa che mi ha ancor più scioccato, hanno colpito al petto una ragazza che era con noi”, racconta un medico di 36 anni, Michele Pantuso, che sarà operato all’ospedale Civico per una lesione al setto nasale.
La ricostruzione
Paura a Bonagia, nel quartiere che ospiterà il futuro skatepark di Palermo. Proprio lì, in quello spazio che dovrebbe diventare un luogo sicuro per gli skater, si è verificata una violenta aggressione ai danni di un giovane atleta e di un gruppo di amici. La denuncia e le immagini del volto insanguinato di uno skater sono state pubblicate su Instagram. Il filmato è stato postato sull’account di sad.society.skateboarding. Un video che è stato immediatamente condiviso e che ha raccolto migliaia di reazioni. Nella descrizione lasciata in lingua inglese si legge: cosa dobbiamo fare per essere ascoltati e aiutati. Un appello lanciato agli skaters europei.
Secondo il racconto della vittima, un giovane skater palermitano, tutto è accaduto in pochi minuti: “Siamo stati avvicinati da un branco di sei o sette ragazzi. Hanno iniziato a insultarci e a tirarci dei sassi. Hanno poi cominciato a colpirci” “Prima hanno preso a schiaffi il mio amico, che ha mantenuto la calma per cercare di evitare che la situazione degenerasse, ma hanno continuato a spintonarlo e prenderlo in giro – racconta il medico – A un certo punto si sono allontanati ma solo per lanciarci pietre e petardi. Mentre stavamo cercando di andare via, hanno iniziato a picchiare me, gettandomi per terra. Poi i calci e i pugni, mi hanno colpito in faccia più volte rompendomi il naso”.
Frattura al naso per lo skater: indagini in corso
Lo skater ha riportato una frattura scomposta delle ossa nasali. “Mi considero persino fortunato – racconta – perché poteva andare molto peggio. Quei ragazzi potevano avere un coltello. E penso ai minorenni che spesso vengono a skateare con noi: oltre al trauma fisico avrebbero potuto subire un trauma psicologico enorme”. Le indagini sull’aggressione sono condotte dai carabinieri.
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