Palermo, violenze e minacce alla compagna per due anni - QdS

“Faccio esplodere la bombola”, due anni da incubo tra minacce e violenze: arrestato 29enne

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“Faccio esplodere la bombola”, due anni da incubo tra minacce e violenze: arrestato 29enne

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giovedì 15 Settembre 2022

L'incubo di una donna a Palermo si è concluso grazie alla denuncia dei continui soprusi e delle violenze del compagno, un 29enne.

La Polizia di Stato ha arrestato un giovane palermitano di 29 anni, poiché indiziato di aver aggredito e minacciato la sua compagna.

L’uomo avrebbe fatto vivere la donna in un intollerabile clima di tensione e di prevaricazione per circa due anni.

Maltrattamenti e minacce continue: l’incubo di una donna a Palermo

Nei confronti del 29enne, indiziato di maltrattamenti, lesioni personali e porto abusivo di armi da taglio, nei giorni scorsi, è stato eseguito un provvedimento di custodia cautelare domiciliare.

I comportamenti violenti del giovane andavano avanti da dicembre 2020. Al culmine dell’ennesima lite, il 29enne avrebbe perfino minacciato la donna di far esplodere la bombola di casa, mostrando un coltello e strappando alla vittima le collane d’oro.

La Polizia di Stato ha verificato come la compagna dell’arrestato fosse stata anche aggredita fisicamente. Dopo averla spinta, il giovane l’avrebbe infatti percossa con diversi schiaffi (provocandole un trauma facciale con escoriazione al labbro inferiore e trauma poli-contusivo). Le lesioni personali riportate dalla donna sono state giudicate guaribili in giorni sette.

Una relazione violenta e ingestibile

La relazione tra i due, da sempre complessa e più volte interrotta, inizialmente vissuta senza coabitazione, sarebbe diventata ingestibile nel momento in cui i due erano andati a vivere insieme. L’uomo, a causa della sua frequente ubriachezza, avrebbe posto in essere atteggiamenti gravemente lesivi nei confronti della compagna, offendendola quotidianamente.

Si precisa inoltre che il soggetto, già altre volte, si sarebbe reso responsabile di atteggiamenti violenti. Avrebbe sottratto il cellulare alla compagna, sferrando calci alla porta della stanza da letto, mettendo a soqquadro tutto l’appartamento e impedendole di lasciare l’abitazione.

Le indagini, corredate da riscontri e testimonianze, hanno permesso di ricostruire un quadro puntuale della successione delle violenze e adottare il provvedimento restrittivo nei confronti del 29enne (dopo aver messo in sicurezza la donna).

Giova precisare che il destinatario della misura restrittiva, è, allo stato, indiziato in merito ai reati contestati. La sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato.

Immagine di repertorio

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