L’aggressione subita da un gruppo di omosessuali in pieno centro storico rappresenta l’ennesimo episodio preoccupante per una città che troppo spesso sta finendo al centro delle cronache
PALERMO – L’ennesimo atto di violenza nel capoluogo siciliano, l’ennesimo episodio per cui la città è finita sotto i riflettori e da cui adesso i cittadini perbene, quelli che comunque rappresentano la maggior parte della società, dovranno smarcarsi per ricordare a tutti che Palermo è ben altro rispetto a quello che si legge sui giornali.
Eppure quanto avvenuto lo scorso venerdì rappresenta soltanto l’ultima brutta vicenda in ordine di tempo avvenuta tra le strade cittadine. Ci riferiamo all’aggressione omofoba in pieno centro avvenuta per mano di un gruppo di giovani che avrebbe aggredito con epiteti a sfondo sessuale un altro gruppo di ragazzi, finendo per picchiarli. I giovani aggrediti, sei, hanno riferito alla Polizia che, a prima vista, alcuni degli aggressori sembravano giovanissimi, apparentemente minorenni. Le indagini per far luce sull’accaduto procedono e l’obiettivo è quello di dare subito un nome agli aggressori.
La condanna del sindaco Roberto Lagalla
“Nessun tipo di violenza – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – può essere tollerato. Quanto accaduto è inaccettabile: ai giovani aggrediti rivolgo la mia totale solidarietà e vicinanza. Questa Amministrazione condanna fermamente ogni forma di discriminazione e omofobia e auspico che vengano presto individuati i responsabili di questo episodio”.
“Mi rifaccio – ha aggiunto il primo cittadino – all’invito che l’arcivescovo Corrado Lorefice ha rivolto ai giovani nel corso della celebrazione in onore di San Sebastiano, invitandoli a uno stile di vita sano e a comportamenti di tolleranza e rispetto. Un invito che deve essere colto anche da tutte le istituzioni che hanno il dovere di rinnovare, ogni giorno, il loro impegno in azioni di contrasto al degrado sociale ed educativo”.
“Intensificare i controlli e attivare interventi socio-culturali senza speculazioni politiche” è invece quello che ha auspicato il consigliere di Forza Italia e presidente della VI Commissione consiliare, Ottavio Zacco, che ha poi aggiunto: “Esprimo piena solidarietà ai giovani che hanno subito la violenta e ingiustificata aggressione omofoba nel centro storico di Palermo. Un ulteriore campanello d’allarme sul dilagante degrado sociale che sta attraversando la nostra città. Occorre con determinazione l’intervento di tutte le istituzioni statali, locali, regionali, enti ecclesiastici e scolastici. Bisogna investire con maggior determinazioni in azioni di formazione e di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza. La violenza e in particolar modo quella a sfondo razziale e omofoba, spesso sono frutto di un forte disagio socio-culturale. Non bastano le mere condanne politiche e le isolate azioni repressive”.
Il Pd: “Liquidare questi episodi come gesti isolati sarebbe un grave errore”
Sulla vicenda hanno detto la loro anche i rappresentanti del Pd: “Qualche giorno fa – ha detto Sergio Lima della direzione nazionale Dem e componente della segreteria regionale – l’aggressione razzista a Piazza Armerina. Ora il pestaggio omofobo, in pieno centro, a Palermo, contro un gruppo di ragazzi. Sono solo gli ultimi casi, in ordine di tempo, di una preoccupante recrudescenza di episodi che allarmano. Si respira un clima assai brutto, misto a una sensazione di impunità che nasce anche da uno sdoganamento di parole, frasi, atteggiamenti. Come se oggi, davanti alla cultura della caccia al diverso, quasi ostentata da alcuni personaggi di un degradato panorama politico, tutto fosse non solo permesso ma quasi giustificato. Liquidare questi episodi come gesti isolati sarebbe un grave errore”.
Solidarietà alle vittime è stata espressa anche dai rappresentanti del Movimento 5 stelle. Per la senatrice pentastellata Dolores Bevilacqua e il capogruppo M5s al Comune di Palermo, Antonino Randazzo quello di avvenuto in città è “l’ennesimo episodio di violenza registrato negli ultimi mesi. C’è una reale emergenza sicurezza e una preoccupante emergenza culturale nel capoluogo siciliano, avallata dalla politica di destra che non investe risorse per le Forze dell’ordine e la scuola. In modo particolare, il Sud è stato abbandonato al proprio destino ed è in corso un tentativo di affossare ulteriormente il Meridione con il disegno dell’Autonomia differenziata voluto dalla Lega e sposato dal Governo Meloni, che peggiorerà ancora di più le cose”.